Ippica: Vinovo, venerdì il “Gran Premio Città di Torino”

All’ippodromo di Vinovo non si è ancora spenta l’eco della vittoria di Napoleon Bar nel Gran Premio Costa Azzurra con tanto di record della pista in 1,11.3 e già gli occhi sono puntati su un altro appuntamento di caratura internazionale il Gran Premio Città di Torino – Trofeo Cronaca Qui Torino, Gruppo 2 sui 2.060 metri con 77mila euro di montepremi. La sfida per i quattro anni che iniziano il loro percorso classico 2014 proprio dall’anello di Torino è abbinata per il secondo anno consecutivo al quotidiano Cronaca Qui Torino che da sempre segue con attenzione le vicissitudini dell’ippica torinese. Dodici al via (dell’ultima ora la defezione di Re degli Dei uno dei più attesi) con il meglio che il trotto nazionale può offrire in questo momento ed una presenza francese di assoluto livello. E’ doveroso citare subito proprio Tast of Bourbon la campioncina danese di nascita ma francese d’adozione guidata e allenata da Jean Pier Dubois. E’ ferma da alcuni mesi, da valutare la sua condizione,  prova le piste italiane per la prima volta partendo proprio da Torino. Ha classe, tempi effettuati e vincite dalla sua parte ma avrà una posizione scomoda al via con il numero 9. Sarà curioso vedere come si comporta contro i pari età italiani dopo aver già sfidato alcuni dei cavalli partenti a casa sua a Vincennes.

Fiore all’occhiello dell’ippica torinese nel G.P. Città di Torino sarà ancora una volta Marco Smorgon che ha dato partenti addirittura tre dei suoi effettivi. Marco sarà in sediolo a Romanesque, lascia invece Renoir Dany a Giampaolo Minnucci e Ruty Gri ad Andrea Buzzitta. Un trio da seguire con attenzione.

L’altro alfiere torinese al via sarà Andrea Guzzinati con la ritrovata Rori Axe. La cavalla vincitrice del Nazionale Filly dello scorso anno e cara a Maurizio Grosso sfida i pari età dopo essere rientrata in attività in una corsa in Francia nascondendosi un po’. Tra gli altri da seguire Radiofreccia Fi già più volte presente a Vinovo per l’occasione affidato a Federico Esposito. lp/AGIMEG