Giochi: Manovra, un miliardo a rischio sui giochi

Un miliardo di euro a rischio dai giochi. In quella che è una delle principali voci di entrata per le casse dello Stato, che assicura una decina di miliardi di euro l’anno, si rischiano di aprire una serie di buchi. L’ultima doccia fredda è arrivata nei giorni scorsi dal Consiglio di Stato: i magistrati amministrativi hanno bocciato il bando di gara per l’assegnazione del Lotto, la cui concessione è in scadenza il prossimo anno. La decisione di mettere all’asta il gioco era stata presa nella manovra dello scorso anno, proprio per garantire un gettito necessario a coprire parte delle misure di sgravio volute dal governo, come il bonus da 80 euro. La gara del Lotto, che come ricorda oggi un articolo su “Il Messaggero” a firma di Andrea Bassi avrebbe dovuto assicurare allo Stato un introito complessivo superiore a 700 milioni di euro, 350 dei quali avrebbero dovuto entrare nelle casse dello Stato entro la fine di quest’anno. La bocciatura del bando da parte del Consiglio di Stato allunga i tempi e così sarà difficile che la gara possa a questo punto svolgersi nel 2015 e i 350 milioni già messi a bilancio dovranno essere trovati altrove. Non solo. Sempre con la manovra dello scorso anno, il Governo aveva introdotto una «tassa sulle slot», un prelievo sulle videolotteries e le altre macchine da gioco in grado da assicurare almeno 500 milioni. Dopo una lunga trattativa le imprese del settore avevano accettato di versare un anticipo di 200 milioni della tassa. Il versamento della seconda rata da 300 milioni, che scadrà il prossimo mese di ottobre, era legata all’approvazione da parte del governo della delega fiscale, che tra le altre cose prevedeva un nuovo sistema di tassazione delle slot, che sarebbe passato dal “giocato”, ossia da quanto i giocatori puntano nelle macchinette, al “margine”, ossia quanto effettivamente resta in mano a chi gestisce gli apparecchi. Ma la delega è è scaduta e dunque c’è un rischio più che concreto che i concessionari si rifiutino di versare la seconda rata dell’imposta facendo mancare i 300 milioni attesi. Tra gli effetti collaterali dell’affossamento della delega fiscale anche la manovra dei 4 mila rinnovi per le sale scommesse che, secondo le stime, dovrebbero consentire introiti tra i 300 e i 400 milioni di euro. Ma senza la delega che dava certezza di poter tenere aperti i punti, scavalcando le regole locali su distanze e orari, il rischio è che la gara possa essere un flop. In altre parole, Lotto Slot e Scommesse potrebbero far venire meno circa 1 miliardo di euro di entrate stimate. lp/AGIMEG