“Il gruppo IGT ha perso un ramo d’azienda in Italia e il nome, ma contestualmente ha potenziato il ruolo di questo gruppo nel paese poiché la nostra azienda continua a presidiare le attività di lotterie attraverso le due concessionaria, ma sta diventando il centro di guida e governo della business unit della lotteria globale. Quindi, perde un pezzo di attività locali ma acquisisce un profilo internazionale. Questo è importante per noi e per il peso dell’Italia all’interno del gruppo. Le attività italiane erano centrali e resteranno centrali poiché i due contratti che abbiamo in Italia sono tra i più importanti del mondo”. E’ quanto ha detto il presidente e AD di IGT Lottery Fabio Cairoli nell’intervista rilasciata al direttore di Agimeg, Fabio Felici, a margine del convegno “Il gioco in Italia, tra legalità e illegalità” organizzato della Luiss Business School. “A livello internazionale sono intervenuti con lockdown più o meno invasivi, ma un’esperienza di chiusura così lunga non è stata osservata in nessun altro paese del mondo e quindi la velocità del recupero all’estero è stata più significativa perché l’impatto è stato inferiore. Questo è un paese dove da tanti anni si dice che il settore del gioco legale necessita di una riforma e credo che ora sia diventata ancora più evidente questa necessità da tutte le prospettive: la compresenza di legale e illegale, la razionalizzazione dell’offerta e dare il miglior contributo possibile quando il gioco diventa problematico”.
ac/AGIMEG
