Libro Blu ADM, Cardia (Acadi): “Riordino settore giochi, fondamentale sviluppo equilibrato dell’offerta generalista e specializzata e lotta alla questione territoriale”

“Ringrazio il Direttore Generale di ADM, Marcello Minenna, per l’idea di questo evento in cui sono presenti tutti gli stakeholders dei settori nei confronti dei quali ha avuto un impatto l’attività dell’Agenzia. Questo è un modo eccezionale di condividere i propri risultati con le persone che sono a più stretto contatto con le proprie iniziative“.

E’ quanto ha affermato il Geronimo Cardia, Presidente ACADI, durante la presentazione del Libro Blu 2021.

“Ci fa piacere mettere in evidenza quanto l’illegalità sia un nemico comune all’Agenzia, agli operatori, allo Stato e alle persone. Ognuno di questi settori svolge ogni giorno la propria attività per contrastarli.

Gli investimenti degli operatori del gioco in merito alla compliance sono veramente mastodontici rispetto a quelli che si trovano in altri comparti. Quando ci confrontiamo con istituzioni che non ci conoscono rimangono sorpresi di tutti gli adempimenti che un operatori di gioco deve compiere”, ha aggiunto.

“Sono dieci anni che nelle leggi di bilancio il legislatore dice che a breve sarà fatto il riordino del comparto. Immancabilmente il termine scade e si torna ad invocare la normativa unica nazionale.

I due elementi fondamentali di questo riordino sono: lo sviluppo equilibrato dell’offerta generalista e quella specializzata e lotta alla questione territoriale.

Le norme regionali hanno un errore tecnico, ovvero il distanziometro perché i nostri urbanisti hanno spiegato che con quella misura viene cancellata il 99% dell’offerta. Senza il riordino è impossibile fare anche le gare e quindi lo Stato chiede agli operatori di proseguire l’offerta attraverso le proroghe onerose.

C’è un altro paradosso: le banche si ritrovano ad esercitare il cosiddetto derisking ingiustificato, ovvero dato che il comparto è considerato a rischio c’è bisogno di fare una verifica rafforzata e molto spesso non aprono il conto corrente agli operatori di gioco. Speriamo che questo Governo prenda atto del lavoro fatto dall’Agenzia”, ha concluso. ac/AGIMEG