Stabilità, Pautasso (Federippodromi): “Serve piano strategico di rilancio settore ippico, basta tagli a risorse già misere”

Il settore ippico “non può più sostenere ingiusti tagli senza una chiara indicazione di come lo Stato vuole amministrare il settore, senza criteri nella programmazione delle corse e dei premi al traguardo, sottraendo risorse indispensabili agli operatori del comparto”. E’ quanto afferma in conferenza stampa a nome delle associazioni di categoria il presidente di Federippodromi, Elio Pautasso, rilevando che “le giornate di corse sono diminuite dalle 2.493 del 2009 alle circa 1.500 del 2015, il montepremi nel 2009 era di 218 milioni, oggi è di circa 97 milioni. Ogni giorno centinaia di aziende chiudono, provocando la fuoriuscita di migliaia di addetti dal mondo del lavoro”. Parlando delle risorse stanziate dalla legge di Stabilità, Pautasso osserva che “la dotazione finanziaria del Mipaaf risulta pressoché invariata”, mentre è prevista “la decurtazione di oltre 20 milioni di euro dai capitoli di spesa, già miseri e insufficienti, relativi all’attività ippica”. Nel dettaglio, per il 2016 dal ddl Stabilità “deduciamo che saranno stanziati 90,5 milioni per il montepremi e 48 per gli ippodromi. Facendo i calcoli però ci risulta che 6 milioni sono evaporati”. Le associazioni chiedono “di essere ascoltati, di evitare i tagli nei capitoli che ci riguardano, che venga presentato un piano strategico di sviluppo adeguatamente finanziato, che si approvi la riforma di una governance del settore”. dar/AGIMEG

 

 

Pautasso (Federippodromi): “Serve intervento sulle scommesse ippiche”
“Noi ribadiamo la necessità di un confronto con le istituzioni per proporre soluzioni, ma se tutto tace non possiamo evitare il default, la chiusura del settore”. Lo sottolinea in conferenza stampa il presidente di Federippodromi, Elio Pautasso, parlando a nome delle associazioni degli ippodromi. “Non è mai stato fatto un intervento sulle scommesse ippiche, sono sempre state ignorate: la riforma tanto auspicata è rimasta soltanto un’illusione”. dar/AGIMEG