Ippica, San Siro Galoppo: Yakima e Daritai vincono Le Maiden

All’Ippodromo SNAI San Siro giornata infrasettimanale interessante. Il sole, poi l’afa e infine una leggera pioggerella non ha condizionato l’esito delle corse. Tra le sette del programma hanno spiccato le due maiden, il Premio Laveno (2^ corsa) e il Premio Stresa (5^ corsa), ma anche la chiusura con handicap nel Premio Limbiate. Ma andiamo per ordine. In apertura Cavalieri e amazzoni protagonisti in una “reclamare” sui 1500 metri in pista circolare per cavalli anziani. Nonostante fosse al rientro da novembre, ha colpito duro Mastersote, presentata già in buon assetto da Luciano Vitabile e montata dal fratello Simone. La portacolori della scuderia Genets è avanzata in curva per portarsi sul battistrada Sopran Sanson, sopravanzarlo ai 300 finali e difendersi dall’attacco di Mister Iron. Sopran Sanson è calato nell’ultimo furlong e al terzo posto è emersa Salar Park Lass. Come detto arriva la prima maiden della giornata col Premio Laveno sulla distanza di 1200 metri in pista dritta, che si è risolta con un vibrante testa a testa in cui l’ha spuntata in foto Yakima, che dopo il terzo posto nel debutto di fine maggio (in cui era stata preceduta da Intense Glare) ha segnato un bel progresso venendo ad acciuffare proprio sul filo di lana un generoso River Jordan, in prima linea sin dal via. Intense Glare ha concluso al terzo posto in linea con i primi due, mentre Tekedici (che aveva chiuso da favorito al Totalizzatore) non è riuscito a inserirsi. Pochi ma nella terza corsa, Premio Porta Lodovica, condizionata sui 1800 metri in pista circolare per cavalli di tre anni e oltre. Si pensava ad una corsa tattica ed invece Magic Mystery è andato via spedito al comando e ha assicurato alla corsa un buon treno di gara. In retta, il portacolori della scuderia Effevi, ha provato a ripartire ma dalla terza posizione ha spostato Screaming Eagle e ai 200 finali il portacolori della scuderia Topeeka, allenato da Silvia Casati e montato da Pierantonio Convertino, è passato di slancio ritrovando la vittoria che mancava addirittura da luglio 2015. Magic Mystery nei metri finali ha subito l’ultimo guizzo di Ceffone. Quarto appuntamento con il Premio Mara II Tris. Nonostante i chili in più dopo la vittoria in un handicap sui 1200 metri, Doc Charm si è confermato nell’handicap sui 1400 metri, sempre in dirittura, valido come II Tris. Il cavallo allenato da Federica Tomasini ha anche fatto meglio rispetto al precedente successo; subito in prima linea, il portacolori del signor Wally Graziani si è profilato in vantaggio già ai 500 finali e appena richiesto dal suo interprete Walter Gambarota ha salutato la compagnia. Mefite è partita bene conquistando lo steccato e ha difeso il secondo posto dal simultaneo attacco di Salimbeni e Willow Creek, terminati nell’ordine. La maiden per i giovanissimi, sui 1400 metri in “circolare”- Premio Stresa, ha visto il bel primo piano di Daritai, capace di segnare un bel progresso rispetto alla prova di debutto (prova, tra le altre cose, condizionata dalla caduta di un concorrente). Il portacolori della Fert, allenato da Gianluca Verricelli e montato da Ivan Rossi, ha messo in campo un cambio di marcia davvero notevole con il quale ha volato via Zengia e Kartero nell’ultimo furlong. Soltanto quarto il favorito Biz Honor, che però è apparso ancora molto “verde” e si è impegnato solo in dirittura esibendosi in un buon recupero. Alla 6^ corsa, Premio Altissimo, uno dei beniamini della pista, Tony’s Power dell’età di 10 anni suonati, ha colto il 19° successo in carriera di cui sedici a San Siro e il tredicesimo in coppia con Pierantonio Convertino. Il cavallo allenato da Valentino Ficara, mettendo in campo la solita incredibile generosità, ha domato Maxedo King che aveva provato a giocare la carta dell’anticipo forzando i tempi già in curva per scavalcare il battistrada Darjeeling. Inesorabile la rimonta di Tony’s Power, efficace anche su un terreno non proprio ideale. Terzo posto per Piccolagladiatrice, che si è avvicinata in retta senza però riuscire nell’aggancio con i primi due. In chiusura il Limbiate. Il terzo posto (con qualche recriminazione) nel Premio Trenno indicava Alshalaal maturo per tornare al successo sulla pista milanese: il cavallo allenato da Eugenio Goldin ha rispettato le consegne siglando il ben frequentato handicap sui 1.800 metri in pista circolare che chiudeva la riunione di corse di mercoledì, e lo ha fatto col piglio del cavallo superiore, piazzando scatto risolutore nell’ultimo furlong, ben assecondato da Ivan Rossi. Roptuz ha seguito terzo in corda e ha “bucato” all’interno il battistrada Verdetto Finale emergendo al terzo posto. Corsa tattica risolta in una volata e schema in salita per Bianco E Nero, che ha faticato a recuperare. cdn/AGIMEG