Ippica, on. Agelilli (PPE) interroga la Commissione: A quali finanziamenti PAC possono accedere gli allevamenti italiani?

“Quali finanziamenti previsti nell’ambito della PAC può accedere il settore dell’allevamento ippico italiano?” “Quali programmi o finanziamenti sono previsti per il settore degli allevatori di cavalli da corsa al trotto ed al galoppo nella nuova programmazione 2014-2020?”. Sono due dei quesiti che l’eurodeputata Roberta Angelilli (PPE) ha posto in  due interrogazioni gemelle – una sulla situazione italiana in generale, e una che pone l’attenzione sugli allevamenti della Toscana – alla Commissione Europea. Angelilli sottolinea infatti che una serie di costi (cita “strutture con scuderie e paddocks, mantenimento di vastissimi pascoli, mantenimento qualitativo di fattrici e puledri, mascalcia, spese veterinarie per la fecondazione e per i dovuti controlli durante la gravidanza, onerosi costi dei tassi di monta, trasporti, costi inerenti alle spese di registrazione dei puledri negli appositi registri genealogici”) “stanno mettendo seriamente in crisi tutto il comparto, con gravi ripercussioni anche su tutto l’indotto. Tali costi hanno infatti ridotto drasticamente il numero dei prodotti nati, perché molti allevatori o hanno ridotto il loro parco fattrici o addirittura hanno cessato l’attività a causa dell’elevato rischio d’impresa, derivante dal mancato ingravidamento della fattrice oppure da eventuali infortuni in cui possono incorrere i puledri e che possono renderli non in grado di svolgere attività agonistica”. E quindi chiede alla Commissione anche  “se vi sono finanziamenti per la promozione e la valorizzazione delle aziende dell’allevamento ippico italiano”; e “quali sono i finanziamenti previsti per il piano zootecnico italiano al fine di favorire gli allevatori nello studio degli incroci e delle genealogie migliori”. rg/AGIMEG