Ippica: Olivero (Mipaaf), “Il contratto con Hippogroup Roma Capannelle sottoposto al controllo preventivo di legittimità della Corte dei Conti”

“Il riconoscimento concesso dal Ministero alla società Hippogroup Roma Capannelle Spa per lo svolgimento dell’attività di corse al trotto trae origine da un intervento straordinario intrapreso da Roma Capitale che, rinvenendo nella preservazione dei settore ippico un interesse pubblico nazionale e locale (a tutela dei valori sportivi, culturali, sociali ed economici connessi, nonché del livello occupazionale e delle professionalità che operano nel settore), ha ritenuto di porre in essere ogni iniziativa atta a scongiurare la crisi definitiva dell’ippica romana, anche alla luce dell’avvenuta chiusura dell’ippodromo di Tor di Valle, nonché a rendere attuabile il piano concordatario in continuità aziendale omologato dal Tribunale di Roma in data 21 dicembre 2011 relativo ad Hippogroup Roma Capannelle Spa. In tale ottica, la predetta amministrazione ha quindi ridefinito il canone di locazione di concessione dell’Ippodromo delle Capannelle (fissandolo in 66.000 euro, in luogo di un milione di euro già pattuito in sede di concordato preventivo) subordinandone, tuttavia, la riduzione ad una serie di incombenze a carico della Hippogroup Roma Capannelle, tra le quali, oltre all’organizzazione delle corse al trotto presso l’ippodromo delle Capannelle, previa assegnazione, da parte del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, delle corse al trotto già riservate all’ippodromo di Tor di Valle e del corrispettivo impianti già allo stesso destinato, anche la realizzazione della pista di trotto e degli altri lavori eventualmente occorrenti sulla scorta del progetto già presentato, previe le necessarie approvazioni e autorizzazioni”. Sono le parole del viceministro del MIPAAF Andrea Olivero che risponde a un’interrogazione presentata dall’on. L’Abbate (M5S) sulla convenzione per la gestione delle corse del trotto presso l’ippodromo di Capannelle. “Al fine di creare le condizioni per l’adempimento del concordato preventivo, nonché per garantire la prosecuzione dell’attività di corse al trotto nella Capitale, la Hippogroup ha quindi richiesto la collaborazione del Ministero che, condividendo le esigenze sottostanti l’intervento straordinario assunto dal Comune di Roma in favore di Hippogroup Roma Capannelle SpA e, pertanto, nel perseguimento dell’interesse pubblico alla promozione del settore ippico di cui è portatore, ha ritenuto di collaborare con l’amministrazione locale”, aggiunge Olivero. “La sostenibilità dell’intervento previsto si basa sui mantenimento delle condizioni già riconosciute all’impianto di Tor di Valle, sia in ordine al numero delle giornate di corse da assegnare che al relativo montepremi, sia in ordine ai corrispettivi contrattuali e, segnatamente, al « corrispettivo impianti Alla società in parola è stato quindi riconosciuto, a titolo di « corrispettivo impianti », l’importo fisso di 1.600.000 euro (« parametrato » a quello già attribuito all’ippodromo Tor di Valle per l’anno 2012), tale da contemperare l’esigenza del contenimento della spesa sostenuta dal Ministero (rispetto al preesistente onere derivante dal finanziamento dell’ippodromo di Tor di Valle) con la remuneratività dei servizi resi dalla società in relazione ai maggiori costi connessi all’adeguamento dell’impianto. La deroga al sistema di remunerazione delle società di corse stabilito con determinazione n. 3400 del 2005 (cosiddetto modello Deloitte) si giustifica dunque, nell’economia del provvedimento adottato, con la straordinarietà e l’urgenza dell’intervento programmato diretto a garantire la ripresa dell’attività di corse in una piazza storicamente di primaria rilevanza per numero, qualità delle giornate di corse e per bacino di utenza. Peraltro, occorre tener presente anche i rilevanti effetti che detto intervento è destinato a spiegare in termini di salvaguardia dell’ippica romana e della sua tradizione, di tutela dei posti di lavoro che l’attività di trotto ha comunque garantito anche per i servizi dell’indotto, di rilancio dell’intero settore ippico italiano e sua riaffermazione sul piano internazionale (in considerazione del prestigio che ha sempre avuto l’ippodromo di trotto della città di Roma) e di incremento del volume delle scommesse. La deroga al modello Deloitte è stata adottata anche in considerazione di un nuovo schema di convenzione con le società di corse (per la cui definizione è stato richiesto, nel maggio dello scorso anno, apposito parere al Consiglio di Stato) che prevede il superamento del predetto modello. Su tale presupposto, la scadenza del contratto stipulato con la società Hippogroup è stata quindi fissata alla data di adozione del nuovo modello di convenzione, momento in cui la regolamentazione del rapporto tra le parti sarà ricondotta entro gli schemi valevoli per la generalità delle società di corse”. Al riguardo, conclude il viceministro, “tengo a sottolineare che, a riprova della correttezza delle motivazioni sottostanti il provvedimento adottato, il contratto sottoscritto con la società in questione è stato sottoposto al controllo preventivo di legittimità della Corte dei Conti che lo ha ammesso a registrazione il 29 novembre scorso”. im/AGIMEG