Ippica, La Maura: Uma D’Asti protagonista. Velina Vald al quarto successo consecutivo

All’ippodromo SNAI La Maura un martedì pomeriggio che inizia con i Gentlemen con cavalli anziani impegnati in una “reclamare” sui 1650 metri. Con Marco Scarton in sediolo, Speedy Fez ha colto partenza lanciata ed è riuscito ad assumere il comando: mossa decisiva, perché in testa il cavallo di Matteo Restelli (tra l’altro molto appoggiato al betting) ha confermato di attraversare un ottimo momento di forma respingendo la puntata iniziale di Pantic Slide Sm e poi il successivo pressing di Tocqueville Fi. Speedy Fez nonostante il ritmo costante si è imposto ancora bene a media di 1.14.4: altrettanto validi alle piazze Tocqueville Fi e Tchin Tchin, nonostante i dispendiosi tragitti rispettivamente in seconda e terza ruota. Prima vittoria in carriera per Veloce Vald, pronto a sfruttare al meglio la debacle di un paio dei rivali più attesi: Victory Show ha sbagliato nelle fasi iniziali mentre Vivian Mark (giocatissima al betting) è andata in testa ma ha – come si dice in gergo – “piantato la grana” e a metà gara si è praticamente fermata. Così il cavallo di Matteo Restelli affidato a Max Castaldo, secondo dal via, l’ha scavalcata di slancio, ha tenuto botta all’attacco in curva di Verdi Prav e in retta ha allungato per controllare il finale di Violet Gar, prevalente su Verdi Prav che in retta ha esaurito lo slancio. Deciso percorso di avanguardia per Urtica Jet nel Premio Polanski Park: con in sediolo Andrea Farolfi, la cavalla allenata da Augusto Borghetti ha azzeccato la fuga vincente imponendo alla gara un ritmo taglia-gambe per le rivale, che in realtà ci hanno messo molto del loro per rendere più agevole il compito alla portacolori della scuderia Toniatti (Ulzana N’Greghi ha sbagliato nella fase iniziale, Ulrike del Ronco si è invece gettata di galoppo dopo 700 metri quando era alle spalle della battistrada): ci ha provato nel finale Union Perfet, ma l’allieva di Cristian Rizzo non è mai riuscita a rendersi realmente minacciosa. Sull’errore di Unica Gielle, Ulzana N’Greghi ha concluso al terzo posto dopo buon recupero, ma naturalmente a netto intervallo dalle prime due. Reduce dalla bella affermazione in gentlemen di sabato scorso, Redbull du Kras era il netto favorito nella prova per anziani di cat. E: stavolta però il cavallo di Alessandro Gocciadoro, forse sentendo l’impegno ravvicinato, forse pagando anche il tragitto esterno a demolire il battistrada Salvador di Ruggi, si è espresso al di sotto dello standard previsto e ai 250 finali ha avuto pochi argomenti da opporre a Seaside Dany, che lo aveva “filato” sin dal via e in retta ha piazzato finale travolgente, con Claudio Baldi in sediolo per il training sempre brillante di Cristian Rizzo. Con un bellissimo finale a centro pista, Sigant Prav ha chiuso al secondo posto su Sanrunner e Solcio Zl, con il favorito solo quinto sul traguardo. Anziani di cat. C a confronto sui 1650 ma con avvio tra i nastri e vittoria “tattica” di Rache Hbd, che Flavio Martinelli ha interpretato in un calibrato percorso d’avanguardia dopo essere riuscito a contenere nella giravolta Selenio: in testa il cavallo di Matteo Restelli (al secondo centro da allenatore del pomeriggio) si è potuto permettere una prima parte di gara tranquilla e da lì ha gettato le basi per tenere botta all’assalto finale dell’appostato Selenio, che ha in retta ha piazzato speed veemente e ha quasi apparigliato il vincitore sul traguardo. Terzo con bel finale a centro pista Seleniost, mentre Token Bi è calato in retta dopo aver provato a “smuovere le acque” e Roger Waters è incappato in errore nelle fasi iniziali. Ennesimo successo (il quarto consecutivo) per la sempre più convincente Velina Vald, plasmata con tutte la calma possibile da Harri Rantanen e ormai matura per affrontare impegni più severi. Contro gli avversari odierni la portacolori del signor Francesco Rinaldi, con Max Castaldo in sediolo, ha fatto quello che ha voluto, sfruttando la punta di velocità iniziale di cui è in possesso per conquistare il comando e da lì controllare tatticamente la corsa: sull’errore di Vento Blu dopo circa 700 metri, ci ha provato Verduzzo Jet a tastare il polso alla favorita che però ha risposto con un penultimo quarto in 28.4 che ha spento le ambizioni del rivale, costretto a ripiegare a più miti consigli sulla curva finale e badare al terzo posto. Vandalo D’Esi ha infatti sfruttato la posizione in corda per rientrare al rivale e seguire la vincitrice sul traguardo ma senza riuscire ad abbozzare un tentativo d’attacco negli ultimi metri. In errore al via Voiron. L’ultima prova della riunione del martedì a La Maura ha vinto il successo di Uma D’Asti per la gioia di Franco Ferrero, driver, allenatore e proprietario della vincitrice. Cavallina sempre generosa e regolare, la figlia di Libeccio Grif ha corso nello schema che predilige, ovvero trainata in schiena al leader (ruolo svolto in questa occasione da Ucci Ucci Play), poi ai 500 finali, sfruttando il calo di una poco incisiva Ultramar Bi, ha spostato all’esterno in scia all’attaccante Uma Gio, protesa negli ultimi 600 metri al lato del battistrada, e quando la rivale è passata in retta, l’ha aggredita per sottometterla in zona traguardo. Ubi Jet ha corso all’estrema attesa, filtrando bene in retta e chiudendo forte al terzo posto. cdn/AGIMEG