Ippica: all’Ippodromo Snai La Maura, Vistamar all’ultimo respiro

All’Ippodromo Snai La Maura di Milano convegno del venerdì in cui i visitatori potevano assistere alle corse (seppur con un numero limitato a mille presenze). Durante il convegno di ieri è stato osservato un minuto di silenzio per Mario Rivara, scomparso nella notte del 24 a 76 anni. In pista la prova di cartello è stato il Premio El Piu’ Light, maratona sui 2700 metri per soggetti di cat. C/D/E/F con i gentlemen proprietari in cabina di regia: Alessandro Manfredi e il suo Solista D’Esi, ottenuto il via libera da Rambo di Cesato, hanno potuto impostare a piacimento il ritmo completando il miglio in 2.03. Naturalmente il ritmo è cambiato nell’ultimo giro, con il battistrada che si è progressivamente staccato dai rivali ed è entrato in retta in netto vantaggio: a quel punto però Solista ha appesantito l’azione, gli hanno rosicchiato metro su metro Tyl Etoile e soprattutto Vistamar ed è stata proprio quest’ultima, con Vittorio Bosia, a beffare il battistrada svettando a media di 1.16.1 sui 2740 metri. Vittoria brillante per l’allieva di Andrea Guzzinati e per il suo preciso interprete, sconfitta “drammatica” per Solista, di quelle da non dormirci la notte. Tyl Etoile ha chiuso terza a ridosso, gli altri non sono riusciti a intervenire. Oltre a Vistamar, Andrea Guzzinati ha presentato altri due vincitori nel pomeriggio, guidandoli personalmente, e ha poi fatto tris da driver improvvisando nella prova di chiusura Ulyan Vik. Il primo successo è arrivato con Birbone Ross nel Premio Balanced Image: il tre anni del signor Francesco Rosselli ha anticipato nella fase iniziale Biscuit del Nord ed è sfilato in breve sull’accondiscendente Hey Jude, ha gestito liberamente il ritmo e poi ha allungato sicuro nel finale per imporsi a media di 1.15.9. Boato Tor, infastidito da Biscuit del Nord in errore sull’ultima curva, ha chiuso secondo su Bond Kronos, finito forte a centro pista a “pizzicare” per il terzo Hey Jude.
Pronto bis del driver e allenatore torinese nel Premio Keystone Luanne, la prova per cavalli di 4 anni con partenza tra i nastri, dove All About Bi ha provato la fuga per la vittoria: dopo un km in 1.13.2, il cavallo guidato da Roberto Andreghetti sembrava ancora saldo al comando al termine dell’ultima curva quando improvvisamente è sbottato di galoppo. L’appostata Anguria Jet si è ritrovata in vantaggio ma nella volata finale è stata sopravanzata di misura ma chiaramente da Achille Ross, emerso a media di 1.14.1. Vita dura per i due penalizzati Amarcord (rimasto terzo a distacco) e Ateeco degli Dei.
In chiusura è arrivato il centro in veste di catch-driver con Ulyan Vik: percorso di testa dell’allievo di Andrea Sarzetto, non brillantissimo nel finale ma ancora sicuro davanti a Topkapi a media di 1.14, con Ultimo Three terzo su Tresor Zs: Tamboss invece è calato dopo aver provato la risalita all’esterno. La pista tirata a lucido e le condizioni climatiche ideali hanno propiziato una serie di prestazioni cronometriche di rilievo. La maggiore velocità del pomeriggio l’ha fatta registrare Velina Vald: seppure agevolata dallo schema tirato (con Top Gun America che spendeva per sfondare ed era poi costretto a reggere l’attacco di Vamos Op sul penultimo rettilineo), la cavalla di Pippo Gubellini e Harri Rantanen ha confermato condizione al top emergendo nel finale al record di 1.11.3 (precedente personale di 1.12.1). Sorprendente seconda Uma D’Asti su Top Gun America, calato nei 400 finali. mo/AGIMEG