Ippica, Fasano (Fi) presenta interrogazione al Mipaaf su elenchi nomina addetti al controllo disciplinare delle corse ippiche di trotto

Il senatore Fasano (Fi) ha presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta in Aula a Palazzo Madama rivolta al ministero delle Politiche agricole sugli elenchi di nomina degli addetti al controllo disciplinare delle corse ippiche di trotto. A quanto risulta all’interrogante, “il 18 febbraio 2016, con n. prot. 11853, il direttore generale della PQAI (Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica), con proprio provvedimento, avrebbe variato gli art. 77, 78, 79, 80, 81 e 82 del regolamento delle corse al trotto, senza avere legittimazione giuridica, in quanto tali provvedimenti sono di competenza dell’organo apicale del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, come dimostrato dal fatto che i precedenti regolamenti in materia e le loro semplici variazioni sono stati adottati dal consiglio di amministrazione o dal commissario governativo UNIRE od ASSI; il 4 marzo 2016, con n. prot. 16895, il direttore generale PQAI avrebbe adottato il conseguenziale provvedimento di nomina per il mese di marzo degli addetti al controllo disciplinare delle corse ippiche di trotto, incaricando soggetti inseriti nella Sezione IV, Funzionari, prevista dall’art. 5 del decreto ministeriale n. 11930 del 23 febbraio 2015, istitutivo tra l’altro del registro dei funzionari di gara, in dispregio di quanto previsto dall’art. 18, comma 6, in considerazione della circostanza che il registro, nonostante risultino ampiamente superati i termini previsti dalla normativa, non è stato ancora adottato; si evidenzia, altresì, che gli atti richiamati a parere dell’interrogante illegittimi penalizzano numerosi funzionari, che prestano servizio da diversi anni per conto dell’UNIRE, dell’ASSI ed ultimamente del Ministero, con i gravi danni di carattere anche economico che ne derivano, in considerazione della ingiustificata ed ingiustificabile esclusione dagli elenchi di nomina”. Per questi motivi il senatore chiede al ministro se “non ritenga di intervenire, con l’urgenza che il caso richiede, sui competenti organi ministeriali per sollecitare la revoca o l’annullamento degli atti e la conseguenziale adozione di atti conformi alla normativa”. dar/AGIMEG