Ippica, coordinamento ippodromi: “Vero problema del settore è regolarità corse, Mipaaf intervenga”

“Il problema principale è uno solo: la regolarità delle corse. Speriamo che il Mipaaf assuma le più urgenti iniziative per risolvere questo gravissimo problema e che presto il PMU riprenda ad accettare le scommesse anche sulle corse italiane tornate regolari”. Lo ha affermato il presidente del Coordinamento Ippodromi, Attilio D’Alesio, in accordo con l’associazione nazionale allevatori del cavallo trottatore (Anact), sottolineando come le corse ippiche non vengano considerate all’estero. L’Anact ha infatti messo in luce i lati negativi del sistema nostrano: “l’Italia ha i cavalli e i guidatori che si conoscono in Francia, l’Italia acquista ogni giorno almeno un campo del PMU, pagando quel 3% che a fine anno fa comodo all’ippica francese. La domanda è perché? La risposta sta nel prodotto e nella serietà. I pochi tentativi del passato sono falliti per alcune ragioni, che si possono riassumere nei vizi italici. Primo motivo la regolarità delle corse, la più grave. I francesi pensano che le corse in Italia non siano tutte regolari, e che ci possa essere un rischio maggiore con il montante PMU. C’è poi lo scoglio del numero dei partenti non adeguato per tutto il convegno, che non è secondario in quanto il cliente francese è abituato ad un numero alto di cavalli in pista. Inoltre il rischio continuo dei ritiri dell’ultim’ora, altra pratica italica che non piace. Ed in ultimo quella della puntualità, con ritardi intollerabili per chi acquista le corse straniere per riempire gli spazi vuoti tra una nazionale e l’altra”. dar/AGIMEG