Imprenditori ippici, “non abbiamo più tempo per aspettare, aziende settore attueranno sciopero fiscale”

“Abbiamo dato mandato ai nostri legali per denunciare penalmente i responsabili dei gravissimi ritardi dei pagamenti e degli inaccettabili tagli aggiuntivi al montepremi”. E’ quanto comunica Enrico Tuci, presidente degli Imprenditori ippici italiani, aggiungendo che “ci attiveremo per attuare uno sciopero fiscale da parte delle aziende del settore. Nei prossimi giorni, non essendo nelle condizioni economiche per il loro mantenimento, organizzeremo su tutto il territorio italiano alcune manifestazioni in cui consegneremo ai Prefetti delle città interessate i nostri cavalli”. Tuci ricorda che “non stanno arrivando i pagamenti delle nostre spettanze e l’attesa, in questo momento, varia tra i 9 e gli 11 mesi mentre lo Stato, i concessionari e le agenzie hanno riscosso immediatamente i soldi raccolti con le scommesse sulle corse realizzate col nostro lavoro e grazie ai nostri investimenti”. Inoltre, il Mipaaf “non si preoccupa in alcun modo di informare gli operatori sull’effettuazione dei pagamenti” e “sta effettuando al montepremi previsto dal Bilancio dello Stato un taglio aggiuntivo del 20% e che ci sta silenziosamente rapinando di altri 13 milioni di euro. Il sistema ippico non riceverà, nel 2013, neppure i circa 120 milioni che produce direttamente con le scommesse (senza alcun aiuto dello Stato!) e il montepremi si aggirerà intorno ai 48 milioni per il trotto (anzichè 61,2) e 30 milioni per il galoppo. La mancanza di risorse sta uccidendo il nostro sport e l’incapacità del Mipaaf nella gestione tecnica sta provocando un preoccupante degrado della regolarità dell’attività agonistica”, rg/AGIMEG