Imprenditori Ippici Italiani: “Necessaria una riforma strutturale che faccia una profonda pulizia nel settore”

Si è svolto a Milano, presso il Palazzo delle Stelline, l’incontro di Imprenditori Ippici Italiani sul tema “Progetto Lega Ippica, criticità e proposte”.

Alla discussione erano presenti i rappresentanti di Anac e di Anact per gli allevatori, e di Aisa, Ascofarve e Sive.

Per raggiungere l’obiettivo di rilanciare il settore, gli Imprenditori Ippici propongono una riforma in cui si preveda la costituzione di un board direttivo composto da 9 elementi, all’interno del quale coesistano e collaborino i rappresentanti di allevatori e proprietari del trotto e del galoppo, esponenti delle società di corse ed un Presidente super partes.

Ippodromi e ippici dovranno lavorare insieme senza che uno predomini sull’altro.

Una rappresentanza mista di 5 persone si è resa disponibile per creare una commissione che discuta in merito al tema della governance.

L’obiettivo finale condiviso dovrà essere il raggiungimento graduale, in 5 anni, dell’indipendenza economica e gestionale dallo Stato: l’ippica deve arrivare ad autofinanziarsi ed il passaggio deve essere graduale, con un decrescere delle risorse statali in funzione di un progetto iniziale condiviso.

Il gruppo “Imprenditori Ippici” vuole mantenere aperto il dibattito con le associazioni di settore, convinta che un confronto costruttivo sia utile alla propria crescita, nella convinzione che si potrà trovare una concordanza di intenti e conseguentemente un Cda sostenuto da tutte le parti in causa.

Sono convinti che la proposta di legge definita Lega Ippica Italiana ed inserita nel pacchetto Delega Fiscale (rimasta incagliata per la situazione politica stagnante) sia quanto mai valida, e che da questa si possa ripartire con una nuova proposta ampliata e condivisa trasversalmente tra tutti gli attori del settore ippico. rg/AGIMEG