Imprenditori Ippici Italiani: Tuci, “Dalle Aziende dell’Allevamento un grido di allarme”

“Si è tenuto ieri a Bologna il II° Convegno sull’Allevamento del Trotto. Il messaggio che le più importanti Aziende del settore hanno lanciato all’unisono è molto chiaro, a queste condizioni, con un numero così basso di nati, il settore si spegnerà nel giro di pochi anni. Quest’anno nasceranno soltanto circa 1.500 puledri trottatori, un terzo di quanti ne nascevano 6 anni fa, metà di quanti ne sono nati 2 anni fa. Tra pochi anni questo renderà vana l’esistenza degli ippodromi e delle piste, non si riuscirà a fare alcun tipo di programmazione e sarà impossibile sostenere una rete di raccolta del gioco”. Lo scrive in una nota Enrico Tuci, presidente degli Imprenditori Ippici Italiani. “Serve una iniezione di fiducia, non è solo una questione di carattere economico, è necessario un immediato intervento che faccia da ponte con la Riforma. Da anni  – prosegue – aspettiamo un sostegno, più volte annunciato dal Ministero, che però intanto gestisce la programmazione delle corse in maniera ignobile, penalizzando la qualità, e che ha tagliato i fondi destinati all’allevamento con un disastroso regolamento Tris che distribuisce gettoni di presenza assai discutibili: questo ha provocato un ulteriore taglio di 600.000 euro all’allevamento italiano. Nessuna notizia degli 1,2 milioni delle Provvidenze 2011 e degli 1,8 Milioni del 2013. Ribadiamo con forza – spiega – la richiesta di un intervento che permetta una equa distribuzione dei premi agli allevatori dei Cavalli che vincono all’estero, ricordando che questi rappresentano l’eccellenza e che nel 2013 hanno vinto 7 Milioni di Euro sulle piste europee. Le belle notizie, e le prospettive di sviluppo, intanto arrivano dall’estero, affermando così la necessità impellente di agganciarsi sempre di più alle iniziative ed al mercato europeo, in attesa che si compia il percorso della Riforma che ci permetta una gestione agile e dinamica e non una ingessatura burocratica folle come quella che stiamo subendo. Molto interessanti la presentazione del Circuito Breeders Course di Antonio Carraretto e la testimonianza della visita al nuovo Meadowlands, di Alessandro Ferraris, che ribadisce l’interpretazione dell’ippodromo come un luogo accogliente di intrattenimento intorno al mito del cavallo e non un anello dove si vedono le corse con pause interminabili”, conclude. rg/AGIMEG