Gratta e Vinci, FIT: “Nessuna esortazione a smaltire le scorte”

“In seguito all’articolo pubblicato lo scorso 5 maggio sul n. 19 di Lotto Corriere a firma del Direttore Responsabile Fabio Galetti ed al successivo comunicato stampa diramato dal Codacons in data odierna risultano doverose alcune rettifiche a causa delle ripetute inesattezze riportate nell’uno come nell’altro caso”. E’ quanto scrive la  Federazione Tabaccai in una nota spiegando che  “la cessazione della vendita di ciascuna tipologia di Gratta e Vinci è, come da norma di legge, disposta mediante la pubblicazione di un apposito decreto a firma dell’AAMS. Anche nel caso in questione, quindi, la chiusura dei Gratta e Vinci è stata decretata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli con provvedimento del 13 marzo 2014, pubblicato dall’Amministrazione il 17 marzo ultimo scorso nella sezione “Ultim’ora” del proprio sito istituzionale e nella stessa sezione tutt’ora consultabile integralmente. La notizia, pertanto, è stata semplicemente rilanciata dalla FIT ai propri associati. Inoltre, quanto attiene alle motivazioni poste alla base della chiusura delle vendite dei Gratta e Vinci, indicate dall’AAMS nelle premesse del provvedimento e specificatamente riferite al fatto che “il pay-out effettivo risulta sostanzialmente in linea con quello teorico fissato”, non significa assolutamente che i tagliandi ancora in vendita siano necessariamente perdenti, tutt’altro. È vero proprio il contrario! Proprio per questo, ravvisare in ciò un invito a “vendere Gratta e Vinci perdenti” è pertanto indice di mancata conoscenza della materia oltre che di omesso approfondimento della notizia da parte dei redattori. A fronte di ciò, la Federazione Italiana Tabaccai, si è rivolta ai propri legali per tutelare l’immagine ed i diritti della Federazione e della categoria”. lp/AGIMEG