Giochi, on. Rabino (Scelta Civica) ad Agimeg: “Liquidità internazionale mette a rischio passi avanti fatti in materia di antiriciclaggio. Rinnovo concessione Gratta e Vinci unica soluzione possibile per reperire coperture per il 2018 e non aver problemi con l’Europa”

Liquidità internazionale, gioco online e concessione Gratta e Vinci. Sono questi i temi più caldi toccati dall’on. Mariano Rabino, Presidente Scelta Civica – ALA per la Costituente liberale e Popolare – MAIE, in un’intervista esclusiva ad Agimeg sullo stato del settore giochi.

On. Rabino, ultimamente si è parlato molto di liquidità internazionale nel poker online. Lei che è nella Commissione Esteri e un conoscitore del settore, cosa ne pensa?

Va detto prima di tutto che l’Italia ha un buon quadro regolatorio, molto apprezzato all’estero dal momento che viene spesso preso come esempio. Da qualche tempo si sta mettendo ordine anche nel settore online e in questa fase non credo quindi ci sia bisogno di introdurre una novità, come quella della liquidità internazionale nel poker online, che rischierebbe di rovinare gli importanti passi avanti fatti nel contrasto ai fenomeni di riciclaggio via web, che richiedono tuttavia ancora un lungo cammino da percorrere. Non complichiamoci quindi la vita.

Si riferisce alla quarta direttiva, recentemente recepita da molti Paesi Europei, Italia compresa?

Mi riferisco al fatto che ci sono Paesi che non vanno alla nostra stessa velocità. Una cosa è la volontà di rafforzare la cooperazione e lo scambio di informazioni tra le autorità europee, altra è aprire il mercato a una serie di operazioni transnazionali tra Paesi che hanno regole e leggi molto diverse tra loro. Perché dovremmo lasciare i nostri giocatori-consumatori esposti ai rischi di regolazioni così diverse? Favorendo peraltro – di fatto – quei Paesi che fino ad oggi non hanno compiuto gli stessi sforzi fatti dall’Italia per adeguarsi a normative molto stringenti.

Dunque cautela su questo mercato del poker online.

Sono convinto che una accelerazione farebbe più danni al settore di quanti ne farebbe un atteggiamento prudente. Si vede, infatti, con quale pervicacia certi operatori internazionali cerchino di spingere per la liquidità condivisa. Gli investimenti si attraggono con la sostenibilità e la chiarezza messa in atto dal regolatore. In questo senso, credo che la strada intrapresa dal Governo e gli Enti Locali con l’accordo in Conferenza Unificata sia un primo passo. L’idea di un mercato dove tutto è possibile è superata. Ma anche un atteggiamento proibizionistico sarebbe miope e aprirebbe le porte all’illegalità. Dobbiamo pretendere un mercato equo, sano e ben regolato. Anche nell’online.

A proposito di mercato, lei si è detto contrario al rinnovo della concessione Gratta e Vinci per Lottomatica.

Non è così. Evidentemente sono state riportate mie parole in modo confuso ed approfitto per smentirle. Quando fu proposto la prima volta, mi sembrò inopportuno inserire il rinnovo della concessione visto il tipo di veicolo normativo (Dl salva banche, ndr) che aveva tutto un altro senso. Oggii ritengo che il rinnovo sia l’unica strada vantaggiosa per il migliore interesse dello Stato (nel 2016 i Gratta e Vinci hanno incassato circa 9 miliardi di euro, con oltre 1,3 miliardi di euro alle casse erariali, ndr), visto anche il via libera da Bruxelles e visto come andò la gara precedente. In ogni caso le coperture per il 2018 non sarebbero realizzabili in altro modo. lp/AGIMEG