Antiriciclaggio, Rapporto UIF: nel 2019 in crescita le operazioni sospette segnalate dagli operatori di gioco (+27,7%). Settore dei giochi appetibile per la criminalità organizzata soprattutto per l’online, basso rischio per il bingo

Nel 2019 l’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) di Bankitalia ha ricevuto 105.789 segnalazioni di operazioni sospette, 7.759 unità in più rispetto all’anno precedente (+7,9%). L’incremento, quasi raddoppiato rispetto al 2018, deriva principalmente dall’andamento espansivo delle segnalazioni degli intermediari e altri operatori finanziari (+52,7%) nonché di quelle degli operatori nel comparto dei giochi (+27,7%), con 6.470 segnalazioni rispetto alle 5.067 dell’anno precedente. Lo rende noto l’UIF nel rapporto annuale 2019. L’incidenza delle segnalazioni trasmesse dagli operatori bancari e da Poste è scesa al 64,5% (72,5% nel 2018). Gli intermediari e gli altri operatori finanziari restano la seconda categoria di soggetti obbligati per contributo di segnalazioni inoltrate, accrescendo il proprio peso relativo dal 16,5% al 23,3%. In aumento anche il contributo del comparto dei giochi che si attesta al 6,1% del dato complessivo (5,2% nel 2018). Nel 2019 il sistema di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo ha registrato un ulteriore rafforzamento. La collaborazione attiva si è accresciuta, sono pervenute alla UIF 105.789 segnalazioni di operazioni sospette, 7.759 in più rispetto all’anno precedente; si è ampliata e diversificata la platea dei segnalanti (503 nuovi soggetti appartenenti a settori diversi). L’incremento del flusso è dovuto soprattutto al contributo degli intermediari finanziari non bancari e del comparto dei giochi ed è da ascrivere totalmente a sospetti di riciclaggio, mentre le segnalazioni connesse al finanziamento del terrorismo sono diminuite di circa il 28%, per effetto di una minor percezione della minaccia di matrice islamica.

Il settore dei giochi e delle scommesse (sia con riferimento a operazioni di gioco – fisico e online – sia con riferimento alla gestione delle sale da gioco) risulta appetibile per la criminalità organizzata, presente su quasi tutta la filiera, ivi compresa la gestione e il noleggio degli apparecchi di gioco. Una particolare attenzione è stata dedicata dall’UIF al comparto dei giochi, ai money transfer, agli operatori del FinTech e delle valute virtuali. Accertamenti ispettivi che hanno interessato per la prima volta quest’ultimo settore hanno consentito rilevanti progressi nella consapevolezza dei rischi di riciclaggio a cui è esposto. Nel comparto non finanziario i rischi sono collegati alla difficoltà nell’identificazione della titolarità effettiva e ai limiti derivanti dal segreto professionale. Per il settore dei giochi si conferma che l’esposizione al rischio è alta per i prodotti online (volumi significativi, operatività a distanza) e bassa per i “bingo”.

Si è ulteriormente consolidato l’approccio volto a valorizzare le informazioni e i dati presenti negli archivi della UIF, integrandoli con quelli resi disponibili dallo scambio informativo sistematico con la DNA. La quasi totalità delle segnalazioni selezionate è risultata meritevole di attenzione: a oltre l’84% di tali segnalazioni è stato attribuito un rating di rischiosità medio-alto e il 18% è stato sottoposto ad approfondimenti mirati, in aumento di quasi due punti percentuali (16,1% nel 2018). Le richieste di collaborazione con l’UIF sono state avanzate principalmente nell’ambito di indagini relative a criminalità organizzata, anche di matrice straniera, trasferimento fraudolento di valori, truffe, abusivismo finanziario, raccolta illegale di scommesse online, traffico di sostanze stupefacenti, reati tributari e fallimentari.

Dagli scambi con controparti estere emerge che la criminalità organizzata è particolarmente attiva anche nella gestione di attività di gioco su scala transnazionale. Nell’Unione europea il settore dei giochi – rende ancora noto l’UIF – è caratterizzato da una rapida crescita: nel 2020 si stima che il fatturato dei giochi online possa raggiungere i 25 miliardi di euro (ammontava a circa 16,5 miliardi di euro nel 2015); quello su rete fisica è stimato pari a circa 82/84 miliardi di euro (rispetto a circa 77,5 miliardi nel 2015). L’aggiornamento della valutazione sovranazionale dei rischi (Supranational Risk Assessment) individua il settore dei giochi e delle scommesse tra quelli esposti a significativi rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo. L’attenzione è rivolta sia ai servizi di gioco tradizionali (raccolta e gestione di scommesse, sale bingo, casinò, slot machine, lotterie, poker) sia a quelli prestati online. Le minacce provengono prevalentemente da: infiltrazioni nella proprietà di esponenti della criminalità organizzata; manipolazione di partite per determinare il risultato e alterare le scommesse; acquisto di biglietti vincenti o realizzazione di scommesse sicure utilizzando diversi conti e puntando su ogni possibile risultato al fine di ridurre o eliminare la possibilità di perdita; acquisto di fiches, tokens o trasferimento di risorse tra conti di gioco; sviluppo di piattaforme online non autorizzate da parte di organizzazioni criminali.

Si è concluso ad agosto 2019 lo sviluppo di un progetto volto alla realizzazione di nuove modalità di inoltro delle segnalazioni per gli operatori dei settori delle carte di pagamento e dei giochi. L’iniziativa, in continuità con l’omologo progetto del 2016 rivolto al settore dei money transfer, si pone l’obiettivo di ridurre l’onere segnaletico in capo agli operatori dei citati comparti che, in virtù delle caratteristiche specifiche della propria operatività, si trovano a dover inserire nelle segnalazioni un elevato numero di soggetti, operazioni e rapporti. Obiettivo del progetto è agevolare la compilazione delle SOS predisposte in modalità data entry attraverso l’acquisizione di un file conforme a un nuovo tracciato dati standardizzato. Attese le recenti evoluzioni normative introdotte dai D.lgs. 90/2017 e 125/2019, che hanno ricompreso nell’alveo dei soggetti obbligati anche i prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale e i prestatori di servizi di portafoglio digitale, e tenuto conto delle specifiche caratteristiche del settore, l’ambito del progetto è stato esteso al fine di agevolare anche l’attività segnaletica di tali operatori. cr/AGIMEG