Potenza, 20 persone rinviate a giudizio. Costituito sodalizio per imporre monopolio sui totem

Il  pm di Potenza Daniela Pannone ha inviato l’avviso di chiusura delle indagini a 20 persone coinvolte in un’inchiesta sull’istallazione di totem in quattro circoli ricreativi (due a Potenza, gli altri a Tito e  a Avigliano) trasformati in bische. Secondo l’accusa, alcuni dei soggetti indagati avevano dato vita a un’organizzazione  che imponevano il monopolio dei terminali da gioco e delle scommesse online. Tra in reati contestati, evasione fiscale e esercizio abusivo dell’attività di gioco. A capo del sodalizio due fratelli di Potenza che avrebbero imposto a locali sparsi in diverse regioni d’Italia di collegare  totem e pc ai siti controllati da una compagnia, la Dollarobet, con sede in Romania. “In questo caso” spiegano i magistrati, “vi era un’organizzazione simile a quella riscontrata nell’indagine “New line” della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, con un referente nazionale ed altri soggetti che agivano come referenti regionali, provvedendo alle ricariche “on line” dei vari gestori “club” del sito, dislocati su tutto il territorio nazionale”. E ancora, “Dall’indagine, emergeva anche che il sito www.dollaropoker.com era stato “inibito” con provvedimento ministeriale ma che, attraverso alcuni escamotage, l’organizzazione continuava a utilizzarlo per le sue finalità illegali”. Nel corso dell’inchiesta sono stati sequestri di beni mobili e immobili a Potenza, Roma, Trevi e Bastia Umbra per circa di otto milioni di euro. lp/AGIMEG