Olague (Deputy Director Gambling Regulation DGOJ): “Sbagliato proibire la pubblicità che è uno dei mezzi più importanti per canalizzare i consumatori verso il gioco legale ed evitare che vadano verso operatori illegali”

dai nostri inviati a Barcellona – Anche la Spagna, dopo la Francia, prende le distanze dal decreto con il quale il Governo italiano ha eliminato la pubblicità sul gioco. A spiegarne i motivi ad Agimeg è Guillermo Olague Deputy Director Gambling Regulation di DGOJ, l’ente regolatore spagnolo.

Dopo il boom del mercato del gioco online in Spagna, come avete regolamentato la pubblicità e le sponsorizzazioni di giochi e scommesse?”

“Abbiamo un Codice di Condotta per gli operatori che abbiamo concepito nel 2013. Il codice non è obbligatorio, anche se chi vuole fare pubblicità in tv deve seguirlo, ma tutti gli operatori vi si sono allineati. C’è poi un grande progetto sul gioco responsabile che abbiamo concepito nel 2015 e che adesso, grazie ad un decreto reale, dovrebbe entrare in vigore entro fine anno. La differenza tra il Codice di Condotta e il decreto reale è che il decreto reale rappresenta una ‘seconda legislazione’, il che significa che sarà obbligatorio per tutta l’industria del gaming; il decreto verrà applicato a tutti gli operatori nazionali, lotterie incluse”.

Avete dei divieti sulla pubblicità?

“Sì, a seconda della tipologia di gioco abbiamo individuato dei casi: per le scommesse, la loro trasmissione sui media è vietata dalle 6:00 alle 22:00; le pubblicità sono vietate dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 20:00, ad esempio sul bingo. Permettiamo ai VIP famosi di fare pubblicità, a meno che non siano dei personaggi molto famosi per i minori.

Dal punto di vista del regolatore, la pubblicità per il gioco online è assolutamente necessaria perché è l’unico modo per conoscere il settore e perché è la sola via che hanno per combattere il mercato illegale. Ma, d’altra parte, dobbiamo anche proteggere i giocatori. C’è quindi un equilibrio che bisogna seguire ed è giugno rispettare i tanti interessi che ci sono in questo mercato. Rispettiamo assolutamente il punto di vista italiano ma siamo più per un approccio più ampio nella pubblicità. Significa che dobbiamo regolare la pubblicità che non è sicuramente un settore “normale”, mettendo dei limiti. Ma allo stesso tempo dobbiamo capire che la pubblicità è uno dei mezzi più importanti per canalizzare i consumatori verso il gioco legale ed evitare che vadano verso operatori illegali”.

Quali misure adottate per bloccare i siti di gioco .com?

“Tre cose. Permettere la pubblicità ai siti di gioco legale, offrire un’ampia offerta di gioco e vere e proprie battaglie amministrative”. es/AGIMEG