Magistro (vicedir. Adm) “Per il gioco online il 2013 è stato l’anno del consolidamento. Il “sistema italiano” è studiato e imitato in Europa”

“Se il 2012 aveva rappresentato l’anno in cui il settore regolamentato del gioco a distanza in Italia è entrato nella sua fase più matura, l’anno appena trascorso ha rappresentato quello del consolidamento, in cui la distribuzione della spesa tra i diversi giochi legali si è avvicinata a quella del mercato internazionale. La spesa complessiva in giochi a distanza si è leggermente ridotta rispetto all’anno precedente: 725 milioni di euro, con una diminuzione di 24,5 milioni, ovvero il 3%. Da tre anni ormai, dunque, la spesa in giochi online ha smesso di crescere, contrariamente a quanto a volte superficialmente si ritenga. Nel frattempo sono invece continuate a crescere le occasioni di gioco via Internet in generale, grazie alla capillare diffusione di smartphone e tablet, e al massivo utilizzo dei social network, i quali offrono versioni “freemium”, ovvero solo parzialmente gratuite, ma senza vincita in denaro, di giochi molto simili a quelli sottoposti alla regolamentazione statale. Per quanto riguarda i giochi online regolamentati, anche se non ci troviamo, come detto, in uno scenario espansivo, l’attenzione statale è se possibile oggi ancora maggiore. Come i dati elaborati insieme al Politecnico di Milano dimostrano, si tratta di un’attività che, nonostante rappresenti in termini di spesa il 4,6% dei giochi in denaro nel nostro Paese, ha comunque coinvolto, negli anni, milioni di italiani. L’azione pubblica è dunque duplice. Da una parte, e questo Osservatorio ne è una testimonianza, è richiesta una capacità di analisi di un mercato di per sé assai complesso, e dall’altra, occorre individuare le possibili risposte di politica pubblica che possano consentire al settore un’evoluzione sana, sempre tenendo ben saldo il principio irrinunciabile della tutela dei consumatori, dei minori e delle fasce più deboli della popolazione. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli assolve proprio a questo ruolo di tutela dell’interesse pubblico, con l’obiettivo di assicurare un ambiente di gioco legale e responsabile, in un contesto ampiamente monitorato attraverso un’infrastruttura informatica che non ha eguali al mondo. I risultati e i riflessi economici di questa attività sono rilevanti, come mostrano le cifre di dettaglio riportate nelle sezioni successive di questa Ricerca. A essi si aggiungono altri risultati non ascrivibili in senso stretto alla gestione operativa dei giochi e delle concessioni. Mi riferisco, in particolare, al contributo fornito dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli alla creazione di un vero e proprio “sistema del gioco online italiano”, studiato e imitato da molte giurisdizioni europee e non, caratterizzato da un elevato grado di apertura e concorrenza, nel quale si realizza una proficua integrazione tra soggetti pubblici ed operatori privati, pur nella rigorosa distinzione delle rispettive responsabilità”. Luigi Magistro, vicedirettore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, commenta così la ricerca presentata oggi sul gioco online dal Politecnico di Milano.

“L’altro aspetto su cui l’Agenzia è fortemente impegnata è legato all’affermazione della centralità del consumatore nel mercato dei giochi, anche rispetto ai legittimi interessi degli operatori del settore. Ogni innovazione introdotta è quindi finalizzata alla costruzione ed alla fruizione di esperienze di gioco a distanza su diversi canali (web, smartphone, tablet, TV ) che possano rappresentare una valida alternativa al gioco offerto illegalmente, ma in piena sicurezza e soprattutto con un’estrema attenzione alla promozione di comportamenti di gioco responsabili.  Tutto ciò è stato reso possibile anche grazie a sistemi informatici all’avanguardia, in grado di certificare le giocate, gli eventi, i risultati, le vincite ed i pagamenti. La sicurezza del giocatore e la tutela dei minori sono assicurate attraverso moderne e non invasive forme di controllo, nel pieno rispetto della normativa sulla privacy.

Alla luce di queste considerazioni, vengono costantemente monitorati e inibiti quei siti web che consentono il gioco online pur senza essere in possesso dei requisiti previsti dalla vigente normativa nazionale. Nei casi più estremi, tali siti potrebbero rappresentare un terreno fertile per il dilagare di attività connesse a reati contro il patrimonio. Negli ultimi anni l’Agenzia ha progressivamente regolamentato per il mercato italiano tutte quelle forme di gioco che erano già largamente praticate dai cittadini italiani sui siti non autorizzati (e non controllati): il poker in modalità torneo e cash, i giochi da casinò, le scommesse su eventi virtuali e il betting exchange. I numeri riportati nelle pagine che seguono sono la perfetta fotografia dei valori sottratti al mercato illegale.

Sul piano internazionale, l’Italia e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sono coinvolte con un ruolo di capofila nella discussione a livello comunitario, la quale, nel 2013, è stata particolarmente vivace e proficua, grazie soprattutto all’impulso dato dalla Commissione Europea in seguito alla pubblicazione del proprio Piano di azione sui giochi online il 23 ottobre 2012. Per tutto lo scorso anno, e ancora all’inizio del 2014, la Commissione ha coordinato i lavori di un gruppo di esperti che comprendeva rappresentanti delle autorità di regolazione dei 28 Stati membri. Tali lavori, che si sono concentrati soprattutto sull’individuazione, al fine di includerle nelle Raccomandazioni che la Commissione adotterà nei prossimi mesi, delle migliori prassi internazionali relative principalmente a due aspetti: prevenzione del gioco problematico e protezione dei minori e dei soggetti a rischio, da una parte, e criteri per le corrette forme di pubblicità, dall’altra. L’Agenzia si impegna sin d’ora a far proprie tali Raccomandazioni e ad avviare il processo di adozione non appena queste saranno pubblicate.

Possiamo affermare, in definitiva, che il modello italiano dei giochi pubblici si caratterizza per l’attenzione costante alla completezza e alla qualità dell’offerta di gioco legale e sicuro, in modo da rendere sempre meno attrattive e non giustificabili agli stessi occhi dei consumatori le alternative illegali o irregolari, migliorando ulteriormente, anche grazie al continuo confronto internazionale, la qualità degli strumenti regolamentari e tecnici che assicurino un alto livello di protezione dei consumatori.

Le ricerche e gli studi qualificati – conclude Magistro – come quello che realizziamo ogni anno con l’Osservatorio e con il supporto di Sogei, costituiscono uno strumento indispensabile per l’Agenzia al fine di usufruire di un aggiornamento costante su un settore così complesso e rilevante nel panorama dei giochi in Italia”. sb/AGIMEG