Gioco online, McAfee lancia l’allarme riciclaggio. Troppi operatori illegali e eccessiva scelta di strumenti di pagamento

Il gioco online interessa enormi volumi di denaro, non è connesso a oggetti e valute fisici (e questo rende molto difficile ricostruire i flussi di denaro), e le vincite sono esenti da tassazione in molte giurisdizioni. Sono i fattori chiave che – secondo uno studio condotto dalla McAfee – espongono il gioco online a un forte rischio di riciclaggio. Il mercato del gioco online è in forte espansione, nel 2013 i profitti lordi hanno raggiunto i 23,7 miliardi di euro, nel 2014 toccheranno i 25,9 miliardi per superare i 28,2 nel 2015, con un tasso di crescita che sfiora il 20%. I maggiori tassi di crescita – secondo il report che cita dati di H2 Gambling Capital – saranno le poker (+14,4%) e i casinò online (+10,9%). Il riciclaggio attraverso siti di gioco offre vantaggi come l’anonimato, l’ampia scelta di strumenti di pagamento (carte di credito, di debito e prepagate, bonifici bancari, assegni, trasferimenti diretti tra giocatori, debiti e crediti sulla fattura telefonica, etc.), e un ampio numero di siti di gioco. Chi intende riciclare denaro infatti può servirsi non solo dei siti illegali (nell’ottobre 2011 ne sono stati censiti oltre 25mila, ma ogni giorno precisa il report ne vengono aperti a dozzine; quelli legali invece nel novembre 2013 erano 2.734 – riconducibili a  867 operatori – autorizzati da 104 giurisdizioni), ma anche dei siti che operano sul Web clandestino, il cosiddetto Dark Web, sfruttando anche le valute virtuali. “Sebbene il rilascio delle licenze per raccogliere gioco online sia un approccio importante, questo iter non riesce a fermare gli operatori illegali” conclude la ricerca. rg/AGIMEG