Gioco online. L’Antitrust punta ancora la lente su Index Holding: “Stesso profilo di scorrettezza”

L’Antitrust “delibera di contestare alla società Index Holding S.p.A. ed alle sue controllate Index Europea S.p.A. e
Index Finanziaria S.p.A. la violazione  – di cui all’art. 27, comma 12, – del Codice del Consumo, per non aver ottemperato alla delibera dell’Autorità  del 23 settembre 2013 e l’avvio del procedimento per eventuale irrogazione della sanzione pecuniaria” prevista dallo stesso Codice del Consumo. E’ quanto si legge nell’ultima delibera dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti della Index Holding che, dopo esser stata sanzionata a settembre scorso per 324mila euro a causa di “pratiche commerciali scorrette” ora rischia nuove multe che vanno dai 10 mila ai 5 milioni di euro. Il procedimento nel 2013 era stato avviato alla luce delle segnalazioni inviate da molte piccole aziende, in gran parte esercenti di bar, edicole, piccoli e piccolissimi ristoranti, spesso a gestione familiare.  Secondo quanto ricostruito dall’istruttoria le società facenti capo al gruppo Index, ciascuno con un suo ruolo, pubblicizzavano la possibilità di aderire a una rete informatica grazie alla quale gli esercenti avrebbero potuto operare come centro di vendita di servizi quali “le ricariche di telefoni cellulari, le spedizioni postali e le scommesse on-line”, ma  le campagne pubblicitarie, omettevano di spiegare che alcuni servizi avrebbero potuto essere indisponibili. Nella delibera di oggi, l’Antitrust sostiene che “la pratica commerciale attualmente posta in essere dalla società Index Holding S.p.A. e dalle controllate Index Europea S.p.A. e Index Finanziaria S.p.A. presenta il medesimo profilo di scorrettezza già accertato. Infatti, la documentazione prodotta conferma l’attualità della pratica posta in essere dai professionisti, consistente nel rifiutare ogni possibilità per le microimprese clienti di far valere i disservizi lamentati come causa di risoluzione del contratto. Dalla corrispondenza prodotta emerge che il gruppo Index ha continuato ad adottare, nei confronti delle microimprese clienti che cercano di far valere i propri diritti contrattuali, una strategia, censurata con il provvedimento del 23  settembre 2013, consistente nel rinvio da una società del gruppo all’altra, attraverso l’invio di lettere spedite dalle singole società del gruppo alle microimprese clienti che lamentano una serie di disservizi o la mancata consegna dei beni promessi o che intendono avvalersi della facoltà di legge  della risoluzione del contratto per inadempimento”. rg/AGIMEG