Gioco online: Gibilterra, nel 2014 ricavi record per 30 miliardi di euro, ma allarme per tassa su punto di consumo

Ricavi a due cifre per il cuore pulsante del mercato mondiale del gioco online, Gibilterra. Nel 2014, secondo quanto emerge da uno studio H2 Gambling Capital, i ricavi – gli incassi al netto delle vincite – si sono attestati a oltre 30 miliardi di euro, il +11% rispetto ai risultati ottenuti nel 2013. Negli ultimi anni, tutti i big del gioco online – ben 34, tra cui Ladbrokes, William Hill e più recentemente Bet 365 – hanno spostato le proprie operazioni a Gibilterra, complice un regime fiscale particolarmente favorevole. La tassa del 15% sul punto di consumo, introdotta in UK nel dicembre dello scorso anno sui profitti derivanti dal gioco online, potrebbe tuttavia minacciare il business del territorio d’oltremare del Regno Unito. Una misura che però non sembra preoccupare particolarmente gli addetti ai lavori. “Al momento non pensiamo a quello che succede in un solo Paese – ha dichiarato Peter Howitt, Presidente della Gibraltar Betting and Gaming Association – in quanto ciò che ci interessa non è la sola legislazione inglese, ma anche quella tedesca, statunitense, cinese. I nostri clienti operano in ogni angolo del mondo, dunque ci limitiamo a tenere sotto osservazione i cambiamenti legislativi e solo in un secondo tempo potremmo pensare a prendere provvedimenti in merito”. Non dello stesso parere Scott Longley, Responsabile di una società di consulenza specializzata nel gioco: “La tassa sul punto di consumo potrebbe creare dei problemi sul lungo termine e non escludiamo che alcune imprese possano in futuro far ritorno nel Regno Unito”. Attualmente, su 33 mila abitanti, il gioco a Gibilterra dà occupazione a oltre 3 mila persone, pari al 10% dell’intera popolazione. cr/AGIMEG