Gioco on line: mercato stabile grazie a casinò on line (+7) e scommesse sportive (+11%). Crolla il poker (-21%), mentre a sorpresa cresce il Lotto su internet

Il mercato del gioco online nel 2014 ha assicurato una spesa effettiva – ovvero la GGR, le giocate al netto delle vincite – di 726 milioni di euro, registrando una crescita marginale (+0,1%) sull’esercizio precedente. La fetta più consistente (255 milioni, il 35% della spesa effettiva complessiva) l’hanno assicurata i casino games, prodotto che oltretutto ha messo a segno una crescita del 7% sull’anno precedente. In positivo anche le scommesse sportive (214 milioni, +11%), segmento che vale oltre il 29% della GGR totale. In contrazione invece il poker cash (108 milioni, -21%, adesso assicura poco meno del 15% della GGR) e quello a torneo (70 mln, -18%, il 9,5% della GGR). Gli altri giochi – segmento che tra gli altri include skill games a torneo, Betting Exchange, scommesse virtuali, Bingo, Gratta e Vinci, giochi ippici, Lotto, Superenalotto – crescono invece del 9% (79 mln, e assicurano quasi l’11% della GGR); un trend dettato dal lancio delle scommesse virtuali (che hanno garantito 10,1 milioni) e dal boom del Lotto online (passato da 4,8 a 8,2 mln, +71%).

Gioco on line: piace a circa 3 milioni di italiani. Quasi 800mila i conti di gioco aperti
Sono circa 3 milioni gli italiani che mediamente giocano on line. I giocatori nella maggior parte dei casi hanno due o più conti di gioco, si passa dai 5,82 milioni di ottobre e novembre, ai 6,27 milioni di giugno e luglio dello scorso anno. Non tutti però sono giocatori assidui: nel 2014 gli italiani che hanno piazzato almeno una puntata al mese in media sono stati 642mila (-4,2%); i conti si sono attestati a 780mila (-2,6%). La spesa media al contrario è cresciuta, passando da 91 a 94 euro (+4,1%). In media, il 65% dei giocatori è in attivo, o perde al massimo 50 euro: il 14% dei giocatori risulta in attivo; il 38% riporta perdite al massimo di 25 euro; il 13% tra i 25 e i 50 euro; il 12% arriva a perdere fino a 100 euro; il 17% tra i 100 e i 500 euro; il 4% fino a 1500 euro; il 2% oltre i 1.500 euro.
Scommesse on line: in calo le giocate sul calcio (-13%), mentre crescono quelle su tennis e basket
Le scommesse sportive online nel 2014 hanno registrato una crescita della raccolta del 25% (1 miliardo 592 milioni di euro) e dell’11,5% nella GGR (213,9 milioni). Cresce il peso delle giocate singole (dal 52% del 2013, al 60% dell’ultimo esercizio) e di quelle Live (passate dal 27% del 2012, al 33% del 2013, fino a raggiungere il 48% l’anno scorso). IL calcio si conferma lo sport più giocato (nel 2014 ha garantito il 68% della raccolta), anche se il trend è in calo (due anni fa valeva il 78%). In crescita il tennis che nel giro di due anni è passato dall’11 al 20%. Il basket ha guadagnato un punto, raggiungendo il 7%. Buoni risultati per il palinsesto complementare, ovvero le scommesse non previste dai Monopoli che architettano i vari provider, una tipologia di offerta lanciata a fine 2013. Nel 2014 hanno garantito il 25,5% della raccolta e il 13,4% della spesa effettiva delle scommesse online, ma il loro contributo si è sentito soprattutto negli ultimi 4 mesi. Complessivamente, il numero degli scommettitori attivi – ovvero quelli che hanno piazzato almeno una puntata nel corso del mese – è aumentato dello 0,4% (391mila); i conti di gioco attivi del 2,9% (453mila). Ma se si escludono giugno e luglio -i mesi in cui si sino disputati i Mondiali – il trend è in calo: i giocatori attivi sono stati 411mila (-4,8%) i conti di gioco movimentati 476mila (-2,4%). Tre giocatori su quattro spendono al massimo 50 euro: gli scommettitori che chiudono in attivo infatti sono il 17% del totale; il 44% riporta una perdita di al massimo 25 euro; il 14% arriva a perdere tra i 25 e i 50 euro. Oltre questa soglia l’11% fino a 100 euro; il 12% tra i 100 e i 500 euro; il 2% perde fino a 1.500 euro; l’1% supera questa soglia.
Poker on line: circa due terzi dei giocatori compresi tra i 25 ed i 44 anni. Bassa la spesa media per giocatore
 
Il poker a torneo nel 2014 ha registrato una contrazione del 18% nella GGR, attestandosi 69,6 milioni di euro. Analoghi trend sia nel numero degli utenti (223mila, -17%), sia nei conti di gioco (247mila, -18%), mentre la spesa media mensile ha registrato un assestamento del 2% (26 euro). Il 10%dei tornei giocati ha un buy-in – la quota di iscrizione iniziale – di al massimo 2 euro; il 44% tra i 2 e i 10 euro (erano il 39% un anno fa); il 22% tra i 10 e i 30 euro (erano il 26% nel 2013); l’8% 30-50 euro; il 16% oltre i 50 euro (erano il 18% nel 2013). Il Texas Hold’em si conferma la variante più giocata (84,9%), ma perde fortemente di interesse rispetto alle altre formule che nel giro di un anno passano da 2,5 al 15,1%. La maggior parte dei giocatori ha tra i 25 e i 34 e tra 35 e i 44 anni (ciascuna categoria vale il 28% del totale); i giocatori tra i 18 e i 24 anni sono il 13% del totale (un anno fa erano il 16%). Gli over 55 passano dal 10 al 12%. Anche nel caso del torneo, la spesa è contenuta nella maggior parte dei casi, con il 78% dei giocatori che spende al massimo 50 euro: il 17% infatti chiude in attivo; il 50% con una perdita di al massimo 25 euro; l’11% arriva a 50 euro. Oltre questa soglia, il 9% spende  fino a 100 euro; l’11% fino a 500 euro; il 2% fino a 1.500 euro. La spesa effettiva del poker cash nel 2014 ha subito una contrazione del 21% attestandosi a 108 milioni di euro. In forte calo sia il numero di giocatori attivi (149mila, il 36% in meno), sia quello dei conti di gioco movimentati (158mila, -36%). Trend inverso per la spesa mensile che passa da 53 a 65 euro (+23%). Anche nel caso del poker cash, la maggior parte dei giocatori (il 77%) chiude con una perdita contenuta, se non in attivo: il 19% infatti è in  positivo; il 48% perde al massimo 25 euro, e un altro 10% arriva a perdere al massimo 50 euro. L’8% dei giocatori, poi, riporta perdite tra i 50 e i 100 euro; l’11% fino a 500 euro; il 3% arriva 1.500 euro, e un giocatore su cento supera questa soglia.
Casinò on line: in crescita le giocate sulle slot su internet, in calo la roulette anche nella modalità “live dealer”
I casino games sono uno dei prodotti che hanno trainato il mercato dell’online nel 2014: hanno infatti garantito una spesa effettiva di 255 milioni di euro, il 6,7% in più rispetto al 2013. Crescite a due cifre sia per il numero degli utenti attivi (153mila gli appassionati che in media hanno giocato almeno una volta al mese, il 14,5% in più del 2013), sia per il numero di conti movimentati (183mila, il 14,5%), mentre la spesa media mensile per giocatore è calata del 7% (140 euro). Quasi due giocatori su tre (il 64% del totale) comunque chiude in attivo o con al massimo una perdita di 50 euro: quelli che registrano un saldo attivo sono il 15% del totale; il 39% perde fino a un massimo di 25 euro; e un altro 10% arriva a 50 euro. Il 10% dei giocatori registra perdite tra i 50 e i 100 euro; il 18% spende sui tavoli da casinò virtuali fino a 500 euro; il 6% arriva a 1.500 euro; due giocatori su cento superano tale soglia. Cresce ulteriormente il peso delle slot virtuali: si passa dal 48% del 2013, al 57% del 2014 (con gli ultimi mesi del 2014 che hanno registrato picchi del 61%). La roulette passa dal 27 al 24%; gli altri giochi da casinò dal 25 al 20%. Di contro, i giochi con il live dealer – ovvero quelli con un croupier in carne e ossa che amministra il gioco e solitamente viene ripreso in una sala di un casinò reale – registrano un assestamento: passano dall’11,7 al 11,3% della GGR. Per quanto riguarda le sole slot virtuali, due terzi dei giocatori chiudono in attivo o con una perdita di valore contenuto: il 13% registra vincite, il 40% perde fino a 25 euro; il 13% entro i 50 euro. E di seguito l’11% perde fino a 100 euro; il 18% fino a 500 euro; il 5% fino a 1.500 euro; l’1% supera questa soglia.
Gioco on line: raddoppiate le puntate tramite smartphone e tablet (+103%)
Sempre più giocate online passano per smartphone e tablet: nel 2014 la GGR dei nuovi canali è più  che raddoppiata (99 milioni, +103%) e vale adesso il 13,7% della spesa effettiva dell’intero settore (726 milioni). Un anno fa era al 6,7%. Il gioco che si pratica maggiormente su smartphone e tablet sono le scommesse sportive (valgono il 57% della spesa effettiva), seguite dagli skill games (20%) e dai casinò games (17%). Bingo e altri giochi valgono ciascuno il 3%. Gli smartphone dominano il mercato (assicurano il 68% della GGR), i trablet valgono invece il 32%, ma comunque attirano sempre più l’attenzione degli operatori. Ben 29 dei 97 provider hanno lanciato applicazioni per il gioco via tablet (il 38% in più rispetto al 2013). In pratica il 30% degli operatori di gioco ha investito in app per i tablet, percentuale che sale al 40% tra i 20 big del mercato. Nel febbraio 2015 sono state offerte 101 iniziative di gioco su tablet, il 110% in più dello stesso mese 2014. Le iniziative dei casino games sono passate da 29 a 70 (di cui quelle delle slot da 4 a 35); le scommesse sportive da 11 a 16; i cash games da 5 a 12; gli skill a torneo da 2 a 10. lp/AGIMEG