dai nostri inviati a Londra – “Dopo la fusione con Gamenet puntiamo a rafforzare la nostra posizione sul mercato italiano. Come Intralot siamo tra i primi cinque operatori dietro ai grandi players, con una quota di mercato intorno al 10%, cresciuta dopo la fusione con Gamenet. Lavoriamo per garantire il maggior appeal possibile ai nostri prodotti e per il prossimo futuro non abbiamo in programma ulteriori acquisizioni, ma puntiamo a rafforzare sia il mercato retail che quello online, con prodotti di nuova generazione”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Chris Sfatos, Group Director Corporate Affiliate di Intralot, nel corso dell-ICE di Londra. Sull’attuale situazione normativa nel nostro Paese, in attesa degli sviluppi della Conferenza Stato Regioni e con il punto interrogativo rappresentato dal bando di gara delle scommesse sportive, Sfatos ha detto che “finora la lunga discussione politica non ha portato a nulla. Attendiamo di vedere i risultati, visto che ci troviamo ancora in una situazione di work in progress, ma quello che piu’ conta e` che si prenda una decisione, non importa se positiva o negativa”.
Ma il vero limite, secondo Sfatos, del mercato non solo italiano, ma europeo, è rappresentato dal gioco online che “pur essendo più sicuro rispetto ai giochi fisici per la presenza dell’obbligo di registrazione e di controllo da parte degli operatori, dall’altro ha ancora pochi margini di manovra”, che lasciano spazio al gioco illegale. “E’ evidente – ha proseguito – che la crescita del mercato legale riduce quello illegale”. E in quanto operatore di scommesse sportive, il Group Director Corporate Affiliate di Intralot afferma, parlando di match-fixing, che “ogni iniziativa per contrastare il fenomeno è da noi sostenuta, anche se è compito del regolatore mettere all’angolo le combine nello sport che si riflettono nelle scommesse”, ricordando che “Intralot è partner della FIFA Early Warning System, oltre che ad essere membro della World Lotteries Association”. lp/AGIMEG
