Giochi, circa 61 milioni di euro le entrate nel 2015 per l’Authority maltese (MGA). Salgono a 490 le licenze per operatori di gioco online

Cresce il mercato dei giochi a Malta. Le entrate del 2015 per la Malta Gaming Authority, l’ente regolatore maltese, sono state di circa 60,9 milioni di euro, valore in crescita del 4,3% rispetto ai 58,4 milioni del 2014. Al netto delle spese, l’Authority maltese ha trasferito al Governo oltre 55,8 milioni di euro, in aumento del 4,9% rispetto ai 53,2 milioni trasferiti nell’anno precedente. Di questi 55,8 milioni, 1,6 sono andati al fondo della National Lottery maltese. In calo invece i premi non reclamati: se infatti nel 2014 i premi di Lotterie ed altri giochi non reclamati dai giocatori ammontavano ad oltre 972 mila euro, lo scorso anno sono stati per circa 650 mila euro. Anche questa somma è andata al fondo della National Lottery. Riguardo le entrate totali del 2015, circa 60,9 milioni, oltre 5,2 milioni sono arrivati dalle licenze assegnate per i giochi, mentre circa 55,2 milioni dalle competenze per l’Authority. Tali competenze sono variabili, visto che dipendono dal tipo di licenza e possono essere sia su base fissa sia a percentuale. In crescita anche il numero di licenze totali: nel 2014 erano infatti 519, mentre lo scorso anno sono arrivate a 545, in aumento del 5%. In forte crescita soprattutto il numero delle licenze per il gioco online, passato da 469 nel 2014 a 490 nel 2015 (+4,5%). Stabile il numero delle sale bingo (4) e delle lotterie nazionali (1), mentre crescono i casinò (passati da 3 nel 2014 a 4 nello scorso anno) e le sale giochi (da 42 a 46 nel 2015). In calo invece le contestazioni da parte dei giocatori. Lo scorso anno i giocatori hanno contestato pagamenti non fatti da parte degli operatori per 900 mila euro, valore che invece ammontava a 3,3 milioni nel 2014. Di contro però, lo scorso anno un operatore di gioco ha contestato all’Authority una perdita di profitti per 800 mila euro, dovuta al fatto che inizialmente la Mga aveva segnalato gli apparecchi di gioco dell’operatore come “apparecchi da divertimento”, mentre, dopo averli importati, avrebbe cambiato la categoria in “apparecchi con vincite in denaro”. L’Authority ha respinto il ricorso ed è ancora in mano ai legali. es/AGIMEG