Gb, il primo ministro Cameron deciso a portare avanti la proposta di una tassa del 15% sul gioco online

Prosegue l’iter di approvazione della proposta fatta dal primo ministro britannico David Cameron di equiparare il gioco online a quello in agenzia imponendo una tassa del 15% sui profitti netti degli operatori di gioco, anche con sede nei Paesi esteri. Questo permetterebbe al governo di aumentare le entrate erariali per circa 300 milioni di sterline l’anno. Il governo è deciso così di andare avanti anche di fronte alle molte critiche sollevate da altri Paesi. Phill Brear, direttore dell’ente regolatore di Gibilterra, aveva giudicato la tassa ‘contraria alla logica del commercio elettronico’, promettendo battaglia. “E’ inaccettabile che le società evitino di pagare le tasse in Gran Bretagna ponendo la propria sede all’estero, e il Governo intende far sì che questo non succeda più in futuro”, ha affermato il segretario al Tesoro Sajid Javid, aggiungendo che “con le nuove norme gli operatori di gioco on line che hanno clientela inglese daranno il loro giusto contributo alle finanze pubbliche”. Le norme proposte dal Governo sono il risultato di una consultazione che ha coinvolto numerosi operatori nel settore del gioco, rappresentanti di governi e dell’industria. Il Governo inglese pubblicherà ora una bozza delle norme, che sarà sottoposta a un’approfondita consultazione tecnica durante l’autunno; il provvedimento dovrebbe quindi essere inserito nella legge di bilancio ed entrare in vigore il 1° dicembre 2014. rg/AGIMEG