Bombardieri (Proc. Repubblica Reggio Calabria): “Smantellata rete di raccolta illegale parallela a quella legale”

“Dall’operazione condotta è emerso che grossi gruppi societari operanti nel settore gioco si relazionavano con la ‘ndrangheta per riscuotere quei crediti di gioco che non sarebbe stato possibile ottenere attraverso i canali legali. La diffusione sul territorio dei brand era garantito dal coinvolgimento nel business del gioco online di soggetti riferibili a cosche ‘ndranghetiste, che beneficiavano di flussi finanziari elevatissimi, in cui si inserivano per avere una disponibilità immediata di denaro o per riciclare guadagni illeciti”. E’ quanto ha dichiarato il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri. “I grandi marchi coinvolti nell’operazione hanno raccolto gioco fino al 2015 in piena sommersione, mentre dopo la regolarizzazione si è creata una rete parallela di raccolta illegale che si è andata ad affiancare a quella legale, per un giro di affari per 2,4 miliardi di euro. Solamente sul territorio di Reggio Calabria sono state arrestate 18 persone relative a tre diverse organizzazione criminali”, ha concluso. cr/AGIMEG