Beltrami (Country Manager Italia Unibet) ad Agimeg: “Sarebbe importante poter avere un dialogo costruttivo con il Governo sul gioco online. In Europa chiediamo regole comuni per i diversi mercati”

dai nostri inviati a Londra – “C’è un grande punto di domanda su come sarà la prima stagione in Italia senza pubblicità e sponsorizzazioni per il mercato dei giochi. E’ ancora presto per fare delle previsioni su quale sarà l’impatto del divieto”. E’ quanto ha detto ad Agimeg Barbara Beltrami, Country Manager Italia Unibet, parlando del divieto di pubblicità introdotto dal Decreto Dignità. “Credo si vedrà nel medio periodo l’impatto a livello commerciale sulle aziende. Per il momento ho visto una totale serietà da parte di tutte le aziende, non si sono visti tentativi di raggirare le disposizioni. C’è stata una presa di coscienza da parte di tutti gli operatori. Vedremo cosa succederà nei prossimi mesi e se riusciremo ad aprire un tavolo di confronto”. Come Logico, di cui è vice presidente, avete inviato una lettera aperta al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che riscontro vi aspettate? “Auspichiamo di riuscire ad avere un’apertura al dialogo. E’ quello che stiamo cercando da svariati mesi. Quando c’è anche un intento nobile, come quello di proteggere il giocatore e tutelare le fasce più deboli, ma non c’è conoscenza di un settore, si rischia di portare avanti misure che si rivelano poi essere controproducenti. Come è stato per l’advertising, che ha messo più a rischio il giocatore impedendo di poter distinguere il legale dall’illegale. Il nostro obiettivo è mettere a disposizione di chi deve realizzare le misure la nostra esperienza e la capacità nel riuscire con le nostre piattaforme a prevenire i fenomeni di gioco problematico”. Sulla situazione del mercato del gioco a livello europeo, la Beltrami ha detto: “Sarebbe più semplice per le aziende multinazionali lavorare nei vari mercati con regole comuni. Oggi operare in Europa è difficile, in quanto ogni Paese ha una regolamentazione propria. Se vi fosse una regolamentazione unica di settore a livello europeo si potrebbe puntare a operazioni di più ampio respiro – ha aggiunto – ma in questi casi il dialogo è fondamentale e servirebbe un po’ più di coordinamento tra i legislatori europei. Giochi e scommesse rappresentano un’industria importante”, ha concluso. es/AGIMEG