Usa: respinta accusa di corruzione per Reid, il senatore a favore del poker online

Il Dipartimento di Giustizia statunitense ha respinto le richieste di due procuratori dello stato dello Utah di aprire un’indagine nei confronti dei senatori Harry Reid e Mike Lee. L’accusa sarebbe di corruzione e in particolare i due politici avrebbero ricevuto denaro dalle società del gioco online, in cambio di sostegno politico. I sospetti emersero lo scorso anno, quando Jeremy Johnson, uomo d’affari al centro della vicenda Black Friday – lo scandalo che portò alla chiusura di tutti i siti di gioco online negli Stati Uniti e delle banche che avevano illegalmente svolto il ruolo di intermediario tra le card room e i giocatori – avrebbe organizzato un tentativo di corruzione ai danni di Harry Reid. Un nastro consegnato dallo stesso Johnson confermerebbe la vicenda e nei particolari un sito di gioco online (tra quelli che attualmente non operano in Italia) avrebbe versato 1 milione di dollari sul conto di Reid, in cambio di un disegno di legge per il gioco online. Harry Reid ha definito le dichiarazioni dei procuratori distrettuali “una trovata pubblicitaria”, aggiungendo che  “l’intera faccenda non è stata altro che una caccia alle streghe”. Intanto Reid sta continuando a lavorare insieme al senatore del Nevada Dean Heller su un disegno di legge che legalizzi il poker online negli Stati Uniti. cz/AGIMEG