Per contribuire al rilancio del gioco del Lotto, Camelot ha scelto di prelevare 75 milioni di sterline dalle “good causes”, un fondo destinato al finanziamento di opere di beneficenza. Una iniezione di liquidità a detta della compagnia resasi “necessaria” visto che, lo scorso anno, il gruppo ha deciso di raddoppiare il prezzo del biglietto (a due sterline ciascuno) e incrementare le vincite, senza tuttavia avere fondi sufficienti per pagare i primi vincitori. Camelot ha quindi chiesto all’autorità di regolamentazione britannica il permesso di disporre di questo “prestito” specificando di prelevare 75 milioni dalle good causes, e di aggiungere ulteriori 5 milioni provenienti da un proprio fondo-premi. La Gambling Commission, pur avendo concesso il placet, ha promesso di monitorare con attenzione affinchè Camelot rimborsi al più presto il fondo di beneficenza: la velocità con cui questo avverrà ovviamente dipenderà soprattutto dal successo del nuovo gioco. Anche se il bilancio dei tre mesi successivi al lancio del restyling del Lotto – avvenuto a ottobre 2013 – è abbastanza positivo (gli incassi delle good causes risultano in crescita dell’11%), il confronto con il 2012 resta poco incoraggiante anche se quello è stato un anno record per Camelot. Nel 2012 infatti le Olimpiadi di Londra e il lancio di giochi relativi all’evento sportivo, hanno decisamente incrementato le vendite; inoltre finì nel fondo beneficenza della società un jackpot dell’Euromillions mai reclamato, per un importo di oltre 64 milioni di sterline. La società britannica cerca comunque di tener testa alla crisi ed è recente la notizia dell’aggiudicazione della lotteria irlandese, attraverso un consorzio di cui fa parte. Aggiudicazione che ha in parte alleviato la delusione della società per quanto accaduto in Pennsylvania dove aveva vinto la gara per la gestione della lotteria statale, ma poi a fine 2013 la politica locale ha deciso di ribaltare gli esiti di fatto privando Camelot dell’aggiudicazione definitiva. im/AGIMEG
