UK, bookmaker ippici sotto inchiesta. Al Royal Ascot nessun controllo sull’età degli scommettitori

Gran Bretagna, i bookmaker che operano negli ippodromi sono finiti sotto la lente d’ingrandimento della Gambling Commission: ciascuna delle firme presenti all’ippodromo di Ascot ha infatti accettato delle giocate da minorenni. Lo scorso 20 giugno, durate i  Royal Ascot, un 16enne – sotto la supervisione di un ufficiale della Royal Borough of Windsor and Maidenhead e di un manager della Gambling Commission – ha infatti piazzato scommesse con ogni bookmaker, senza che nessuno effettuasse controlli sull’età. “Impedire che ragazzi con meno di 18 anni effettuino scommesse è uno dei doveri basilari di un bookmaker, e il fatto che nessun operatore presente all’Ascot abbia effettuato controlli e veramente un risultato misero” ha commentato Matthew Hill della Gambling Commission. “Gli operatori dovranno impegnarsi maggiormente, o verranno sanzionati”. La Commissione per il momento ha ammonito i bookmaker sbadati, e ha colto l’occasione per lanciare un avvertimento a tutta l’industria. Anche perché continuerà a effettuare controlli. lp/AGIMEG