UK, Betting and Gaming Council: divieto di accesso ai minori, negozi di scommesse tra le attività commerciali più sicure

“I negozi di scommesse sono in cima alla classifica tra le attività commerciali in tema di divieto di accesso ai minori”. E’ quanto ha affermato Jenni Garratt di Serve Legal, il principale fornitore di servizi di verifica della conformità nel Regno Unito e in Irlanda, che lavora per conto del Betting and Gaming Council. “Nessuno di età inferiore ai 18 anni può giocare d’azzardo, indipendentemente dal fatto che lo faccia in un negozio o online. Collaboriamo con una serie di operatori di scommesse al dettaglio per aiutarli a impedire a chiunque abbia meno di 18 anni di effettuare una scommessa”. “Serve Legal controlla le vendite con limiti di età dal 2008, in tutti i tipi di rivenditori e stabilimenti. Effettuiamo oltre 160.000 controlli all’anno, sia nei negozi di scommesse sia in qualsiasi altro luogo che offra prodotti soggetti a limiti di età, inclusi pub, supermercati e cinema. La chiave per migliorare le prestazioni relative alle vendite soggette a limiti di età sono la priorità della gestione, la formazione del personale e i test continui. Dal 2013 l’attenzione si è spostata sui test per quella che viene chiamata ‘sfida all’ingresso’. Ciò significa che ai nostri revisori dovrebbe sempre essere richiesta una prova dell’età non appena entrano in un negozio di scommesse. L’evidenza mostra che questo approccio coerente ha funzionato”, ha detto ancora Garratt. “Da essere uno dei peggiori trasgressori, i negozi di scommesse ora sono i primi della categoria, meglio rispetto a pub, supermercati, minimarket e distributori di benzina. Ciò che i nostri programmi di audit hanno dimostrato è che concentrarsi costantemente sul miglioramento delle prestazioni relative a vendite soggette a limiti di età produce risultati. Nel caso del nostro lavoro con il Betting and Gaming Council, controlliamo bookmaker indipendenti. Oggi un negozio di scommesse nel Regno Unito riesce a bloccare il 91% dei minori che tentano di entrare, dieci anni fa la percentuale di divieto all’ingresso era del 67%”. cr/AGIMEG