Trieste: apparecchi da gioco e luoghi sensibili al centro dei lavori della Prima commissione consiliare

A Trieste, la Prima commissione consiliare aveva all’ordine del giorno una mozione presentata dai consiglieri comunali del Pd a giugno contraria alla proroga, decisa dalla Regione, di un anno del termine ultimo, previsto dalla legge, per eliminare gli apparecchi dagli esercizi situati nei pressi di luoghi sensibili. Tale termine adesso risulta fissato alla fine di agosto 2021. “In pandemia non mi sembra opportuno. La proroga serve perché, in un momento così difficile, se togliessimo le slot la metà dei bar chiuderebbe. La ludopatia è un problema grave, ma chi ne è affetto potrebbe comunque continuare a giocare online”, ha detto il vicesindaco Paolo Polidori. “Se c’è un indotto economico delle slot, esiste pure un costo sociale della patologia, a sua volta traducibile in termini economici. L’amministrazione comunale ne tenga conto”, ha sottolineato la capogruppo del Pd Fabiana Martini. “La solita miopia politica della destra. Sono insufficienti le azioni intraprese contro la ludopatia dalla giunta Dipiazza”, ha aggiunto Sabrina Morena di Open. L’assessore alle Attività economiche Serena Tonel ha detto: “Il 19 gennaio 2021 abbiamo pubblicato l’elenco dei luoghi sensibili, entro i 500 metri dai quali le slot andranno rimosse: scuole, centri di formazione, luoghi di culto o di aggregazione, compro oro, sportelli bancari, strutture ricettive e così via. È stato un lavoro gravoso per gli uffici comunali. La proroga serve a dare agli esercenti il tempo di mettersi in regola”. cdn/AGIMEG