Tar Lombardia accoglie ricorsi contro Comuni di Caravaggio e Pognano, Astro: “Riconosciuta necessità di rispettare l’equilibrio tra prevenzione ludopatia ed iniziativa economica”

“Dopo l’annullamento delle ordinanze dei Comune di Treviglio (BG), Arcene (BG) e Fara Gera D’Adda (BG), il Tar Lombardia torna a pronunciarsi sulla questione delle limitazioni orarie alle attività di gioco, accogliendo i ricorsi -contro le ordinanze sindacali dei Comuni di Caravaggio (BG) e Pognano (BG) – presentati da due società di gestione facenti parte del Direttivo As.Tro e difese dall’avv. Massimo Piozzi del Centro Studi As.tro”.
“Come nelle precedenti decisioni – si legge in una nota Astro – il tribunale amministrativo lombardo parte dal presupposto che lo strumento ordinario della regolazione degli orari delle attività di gioco ex art. 50 comma 7 del D.lgs. 267/2000 sia certamente utilizzabile, tuttavia deve farsi carico della necessità di rispettare l’equilibrio tra esigenze pubbliche (prevenzione della ludopatia) ed esigenze private (iniziativa economica, libero accesso al gioco), confermando che <<la riduzione degli orari di gioco non deve mai spingersi fino al punto da cancellare il valore economico della concessione>>. Viene, quindi, ribadita la necessità di trovare un equilibrio che massimizzi l’interesse pubblico riducendo al minimo le perdite per i privati e, di conseguenza, per le finanze pubbliche anche tenendo conto del fatto che, nei comuni di Caravaggio e Pognano, «non vi sia un’emergenza sanitaria» visto l’esiguo numero di residenti in cura per ludopatia presso i Servizi per le Dipendenze (9 persone per il Comune di Caravaggio e 1 per il Comune di Pognano)”.
“Infine – conclude la nota – i giudici amministrativi rimarcano la necessità << che gli enti locali consultino l’ADM prima dell’introduzione di una disciplina restrittiva nei rispettivi territori>> e, a questo riguardo <<può̀ essere utile anche il coinvolgimento dei gestori, o dei rappresentanti dei gestori, per comprendere in quale misura l’introduzione di nuove soluzioni tecnologiche possa in concreto prevenire o limitare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico>>”. cr/AGIMEG