Tar Liguria respinge ricorso contro limiti orari Varazze (SV): “Equo compromesso tra interessi economici degli imprenditori del gioco ed interesse pubblico”

“Il provvedimento impugnato realizza un equo contemperamento degli interessi economici degli imprenditori del settore con l’interesse pubblico perseguito, sintetizzabile nell’esigenza di ridurre il rischio di dipendenza patologica derivante dalla frequentazione di sale da gioco o scommessa e dall’utilizzo di apparecchiature per il gioco”. Con questa motivazione il Tar Liguria (Sezione Seconda) ha respinto un ricorso di una sala giochi contro i limiti orari del Comune di Varazze, in provincia di Savona, che prevedono l’orario di esercizio delle sale giochi dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 20 (per un totale di 7 ore di apertura giornaliera) di tutti giorni. “Il provvedimento impugnato – sottolineano i giudici – è chiarissimo nell’individuare la fonte del potere esercitato nell’art. 50 comma 7 del D. Lgs. n. 267/2000” che dà potere al sindaco di fissare “gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché nell’art. 9 del regolamento comunale “per l’apertura, il funzionamento delle sale giochi e l’installazione di apparecchi da gioco con apertura massima di otto ore giornaliere, comprese tra le ore 9:00 e le ore 23:00”. Per i giudici il provvedimento è “ragionevole e proporzionato” e per questo motivo il ricorso è respinto. cr/AGIMEG