Superenalotto, un pezzo di storia nella storia d’Italia: l’11 luglio 1998 fu vinto a Treviso un Jackpot di 1.258.976 euro

Accadde l’11 luglio di 19 anni fa. Era infatti il 1998 quando, durante il concorso n.55 un fortunato vincitore si aggiudicò il Jackpot del SuperEnalotto centrando a Treviso la sestina del valore di € 1.258.976,38. Vista l’epoca, difficile trovare traccia della vincita negli archivi on-line ma basta chiedere a qualcuno intorno a noi per avere testimonianza del ricordo, ancora vivido. Chi, allora come oggi, non avrebbe desiderato centrare quei 6 numeri che avrebbero cambiato la vita di qualsiasi persona? Si, perché, seppur la vincita del 1998 di Treviso, pari a € 1.258.976,38 ha fatto storia per essere stato il Jackpot meno ricco mai assegnato nella storia del gioco, chiunque avrebbe voluto vincere quel “piccolo” gruzzo di soldi e avere la serenità per il futuro. All’epoca, infatti, lo stipendio medio era pari a 1,4 milioni di lire, ovvero circa € 700/mese. Ebbene, per avere una dimensione della vincita, il fortunato aveva “portato a casa” ben 1.800 mensilità, ovvero uno stipendio di 12 mensilità per ben 150 anni! La storia racconta sempre fatti che accadono, taluni positivi, altri meno. Ognuno di noi tende a ricordare quelli che sono più vicini alla sfera dei propri interessi, sogni o passioni. Qualcuno ricorda con più facilità i fatti accaduti nell’anno, altri la data. Per gli amanti del calcio e gli sportivi in generale, l’11 luglio è una data memorabile perchè quel giorno del 1982 La Nazionale di Calcio dell’Italia vinse il suo terzo titolo mondiale. E, ancora, è l’11 luglio del 1955 quando viene aggiunta su tutte le banconote statunitensi la frase In God We Trust (In Dio noi confidiamo). Ed è l’11 luglio 1979 quando Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della Banca Privata Italiana, viene assassinato mentre rientra a casa. Accanto ai fatti storici altri ricordano la “loro storia”, fatta di date indelebili come la nascita di un figlio, la celebrazione di un matrimonio o la perdita di un parente caro. Sisal vuole ricordare la vincita del Jackpot del SuperEnalotto dell’11 luglio 1998, certa di aver contribuito al divertimento degli italiani, ad un momento di spensieratezza e sogno e di aver scritto una pagina del suo libro nella storia del gioco. La storia, in fondo, ha il compito di fotografare una realtà o un fatto di cronaca, senza morale. Appositamente omette il giudizio sui fatti accaduti per lasciare a ogni individuo il compito di interpretarla, di adattarla al contesto, all’epoca e alla “storia” di ognuno di noi. Questa è la magia delle storie, lasciare a ogni lettore il lieto fine esattamente come la speranza che, dopo 19 anni dalla vincita di quei 1,3 milioni di euro al SuperEnalotto, la vita di quel fortunato vincitore sia serena e ricca di soddisfazioni. E magari anche quella dei suoi figli e nipoti. Quell’ 11 luglio 1998 fa parte della storia di Sisal e, speriamo, anche di un piccolo frammento della storia d’Italia. cdn/AGIMEG