Sisal: Petrone, pronti ad acquisizioni ma non all’estero

“Quello del gioco è un settore molto frammentato, cerchiamo opportunità soprattutto in quest’ambito, saremo attori del consolidamento in atto. L’obiettivo, come sempre, è quello di generare valore, rispettando le competenze presenti nelle aziende che acquisiamo: spesso infatti il venditore resta in qualità di manager”. Lo afferma, in un’intervista a La Stampa, l’amministratore delegato di Sisal, Emilio Petrone. Quanto alla possibilità di acquisizioni all’estero, Petrone spiega che “ad oggi riteniamo l’Italia il mercato più interessante. Oggi all’estero non siamo presenti, ma valutiamo opportunità strategicamente significative. Guardiamo a quanto accade a Stati Uniti, Francia e Spagna. Ma occorre fare molta attenzione. Se si prende in gestione una lotteria all’estero, poi bisogna di fatto aprire un’azienda in quel Paese, investire. Occorre valutare bene ogni aspetto, quindi. Per questo ci muoviamo con cautela e al momento continuiamo a privilegiare l’Italia”. Petrone commenta poi l’andamento di Sisal nel 2012: “Abbiamo tenuto. Visto il contesto non favorevole non possiamo che essere contenti. E sono soddisfatto anche del fatto che il 2013 è iniziato in modo positivo, anche se le difficoltà del Paese e i consumi così bassi non aiutano”. Per quanto riguarda il mercato del gioco, l’a.d. di Sisal spiega che “i consumatori stanno premiando le novità. Vanno bene le nuove videolotterie, lanciate un paio di anni fa, va bene il comparto digitale, online. Operiamo in un mercato maturo, non intravedo giochi nuovi capaci di rivoluzionare il quadro. Casomai saranno le tecnologie a cambiare le abitudini di gioco, penso al mobile gaming per esempio”. Petrone lancia infine un messaggio alla politica: “Siamo un settore sano che alla difficoltà ha resistito bene, è stato capace di attrarre investimenti esteri e di dare occupazione, il grande problema italiano. Siamo un comparto che muove 17 miliardi, che ha un indotto di centinaia di migliaia di persone. Ci piacerebbe maggiore attenzione e considerazione anche da parte della politica”: occorrono “regole chiare, applicate in maniera corretta e prevedibile. Niente di più”. lp/AGIMEG