Sisal, la storia della schedina in mostra per “Il grande gioco dell’industria – 50+1 oggetti che hanno fatto la storia dell’impresa italiana”

Erano in pochi a credere a Massimo della Pergola e ai colleghi Fabio Jegher e Geo Molo, quando, nel lontano 1945, raccontavano di come un gioco avrebbe aiutato a ricostruire stadi, impianti sportivi e a ridare serenità a molti italiani. Un sogno concepito durante la prigionia in un campo di lavoro da Della Pergola, ebreo triestino, divenuto realtà il 5 maggio 1946, giorno dell’avvio del gioco, poi diventato Totocalcio. A 70 anni dalla sua nascita, la storia della Schedina Sisal è oggi in mostra dal 9 al 31 ottobre nell’ambito dell’iniziativa “Il grande gioco dell’industria – 50+1 oggetti che hanno fatto la storia dell’impresa italiana”, allestita allo Spazio Mostrami [email protected] di Milano. La memoria settantennale del Gruppo Sisal si intreccia con l’evoluzione della cultura del Paese, dal secondo dopoguerra ad oggi. Grazie al progetto MEIC, acronimo di Memoria, Evoluzione e Identità Condivisa, è stato possibile recuperare il patrimonio storico dell’Azienda e renderlo fruibile nelle sue trasformazioni, per un’elaborazione del proprio percorso storico che possa accompagnare la spinta verso l’innovazione che da sempre ha caratterizzato Sisal. L’archivio storico d’impresa diventa oggi un’inedita chiave di lettura della storia del nostro Paese stesso attraverso fotografie, riviste, rassegne stampa che raccontano l’evoluzione della società italiana. “Il grande gioco dell’industria” in fondo parla di come un’industria – la Sisal – ha fatto diventare grande un gioco, rendendo più semplice e divertente la vita di molti italiani. Inserita nel calendario degli eventi di Expo in Città, la mostra “Il grande gioco dell’industria”, curata da Francesca Molteni, è organizzata da Museimpresa ‐ Associazione Italiana dei Musei e degli Archivi d’Impresa ‐ con il patrocinio di Assolombarda: un racconto che narra la storia di cinquanta oggetti scelti dalle collezioni degli archivi e dei musei associati a Museimpresa, con la collaborazione dei loro curatori. lp/AGIMEG