Scommesse, Serie A: quinta giornata in lavagna su Bbet

Non ha riservato molte sorprese la quarta giornata di campionato, anzi: è stato il turno delle conferme, sopratutto per quanto riguarda le squadre di vertice. Andiamo a vedere nel dettaglio quelli che sono gli spunti offerti fino a questo punto dal nostro campionato.

In vetta la situazione è abbastanza chiara: al momento tutte le previsioni sono rispettate, con Juventus e Napoli in vetta alla classifica al pari dell’Inter. I bianconeri si confermano una corazzata quasi inarrestabile in campionato, dove per sconfiggere gli avversari basta e avanza un Dybala in formato Sassuolo come quello ammirato ieri all’ora di pranzo: la differenza qualitativa con la “classe media” italiana è abissale, e difficilmente la Juventus si troverà a perdere molti punti contro le squadre di medio-bassa classifica nel corso del campionato. La speranza per le altre pretendenti al titolo è che i bianconeri vadano avanti, e molto, in Champions League, dove gli avversari da battere richiederanno sforzi psico-fisici sempre più importanti, e che potrebbero far perdere alcuni colpi in campionato ai piemontesi.
Il Napoli è la squadra che è rimasta più simile a se stessa rispetto alla scorsa stagione. Gli azzurri confermano di avere il maggiore potenziale offensivo del campionato, anche se devono guardarsi da due rischi: una certa prevedibilità in alcune fasi della costruzione del gioco (che gli avversari stanno iniziando a capire come contrastare – vedi la partita contro l’Atalanta di Gasperini o il primo tempo di Bologna) e il rischio di sviluppare una Mertens-dipendenza: il belga in questo momento è assolutamente insostituibile, come ha dimostrato la partita di Champions contro lo Shaktar Donetsk. D’altro canto, bisogna sottolineare come i risultati ottenuti fino a questo momento siano arrivati con un Hamsik praticamente a mezzo servizio: quando il capitano slovacco comincerà a giocare ai livelli a cui ci ha abituato, Sarri avrà una preziosissima freccia in più nel proprio arco.
Nel trio di vetta stupisce l’Inter, sia per i progressi rispetto allo scorso anno (anche se non era difficilissimo) che per la solidità espressa dagli uomini di Spalletti. La vittoria di Crotone in questo senso è emblematica: la squadra, pur senza brillare, è riuscita a cogliere i 3 punti su un campo ostico. L’impressione è quella di un gruppo che, per la prima volta da diversi anni, è unito e rema compatto nella stessa direzione. Se la squadra manterrà questo atteggiamento anche nei momenti più duri della stagione, allora i nerazzurri potranno sicuramente giocarsela fino all’ultimo per la qualificazione in Champions League. Per sapere se potranno essere da scudetto bisogna aspettare ancora qualche giornata.
La Lazio, attualmente al quarto posto, è in un ottimo momento di forma. L’avvio di stagione degli uomini di Inzaghi è stato importante, con un Immobile forse mai così determinante in carriera. I biancocelesti hanno però di fronte un’annata lunga, in cui saranno impegnati su tre fronti. Bisognerà valutare la tenuta della rosa (e su questo Simone Inzaghi si è portato avanti, inserendo stabilmente in gruppo giovani come Murgia e Luiz Felipe), che recupererà le frecce Felipe Anderson e Nani, ma che non ha in Caicedo un sostituto con le caratteristiche e la qualità di Immobile. Ma probabilmente Inzaghi è perfettamente consapevole di questo.
Il Milan di ieri ha un Nikola Kalinic in più. L’attaccante croato, ieri all’esordio da titolare, ha bagnato il debutto con una doppietta decisiva per battere l’Udinese. I rossoneri hanno una rosa che consente di affrontare più serenamente rispetto a Lazio e Atalanta le tre competizioni (basti pensare che ieri Andrè Silva è rimasto in panchina per tutta la gara), ma al tempo stesso un’identità ancora da costruire. Il primo banco di prova con una squadra più forte (la partita con la Lazio) è stato disastroso: Montella dovrà lavorare molto per far acquisire la mentalità necessaria per ambire almeno al quarto posto in campionato, cosa nient’affatto scontata.
Infine, delle “grandi”, la Roma: a reti inviolate nelle ultime due gare, Di Francesco sa che i giallorossi sono ancora lontani dall’aver acquisito i suoi schemi; saggiamente, quando sa di non poter vincere, cerca prima di tutto di non perdere (vedi Atletico Madrid). L’Hellas non rappresenta, in questo momento, un avversario attendibile, ma i giallorossi hanno fatto vedere alcune buone trame nell’anticipo di sabato; sopratutto hanno dimostrato di avere dei buoni ricambi in attacco (Perotti e Defrel non sono stati utilizzati contro gli scaligeri) e un Florenzi in più, per la gioia di tutti i tifosi italiani. La Roma è ancora un prototipo in questo momento, e le prossime partite ci diranno di più sulle reali ambizioni dei giallorossi: ad ora non è precluso nulla.
Tra le squadre più promettenti in questo avvio di stagione troviamo Torino, Samp  (che ieri si sono affrontate in uno spettacolare 2 a 2) e Fiorentina. I piemontesi, forti di un attacco di primissima fascia, puntano forte a un piazzamento in Europa League: con più attenzione in difesa e migliorando le prestazioni fuori casa non dovrebbe essere così difficile. Anche la Sampdoria può coltivare le stesse ambizioni europee: Giampaolo è un tecnico molto preparato, che ha costruito una squadra intelligente, in cui l’innesto di Duvan Zapata potrebbe risultare decisivo per il salto di qualità rispetto alla scorsa stagione. Anche in questo caso l’Europa è un obiettivo, anche se i blucerchiati sono al momento leggermente indietro rispetto al Torino. Infine, la Fiorentina: data come moribonda a inizio campionato, i toscani hanno dimostrato di avere giocatori di ottima qualità (Veretout, Chiesa, Simeone tra gli altri) e un tecnico molto preparato. Ci vorrà ancora un po’ di tempo affinché la squadra giri bene, ma il potenziale per disputare una buona stagione c’è tutto, con buona pace dei disfattisti di agosto.
L’Atalanta difficilmente rivivrà una stagione esaltante come quella dello scorso anno. Gli orobici proveranno ad andare avanti in Europa League, e ciò toglierà energie per il campionato. La rosa a disposizione di Gasperini non deve certo far preoccupare i tifosi bergamaschi, ma è poco probabile che i nerazzurri riusciranno a chiudere nuovamente in zona Europa League. A Gasperini ovviamente il compito di smentirci.
Per quanto riguarda la lotta per non retrocedere, le prime indicazioni di queste quattro giornate fotografano in maniera chiara Benevento, Hellas Verona, Crotone, Sassuolo e Genoa come le più in difficoltà. Tra queste sorprende più di tutte il Sassuolo: 1 solo punto fino a questo momento per l’ex squadra di Di Francesco, e la sensazione che non sarà affatto semplice sostituire l’attuale tecnico della Roma. Il Crotone sta rivivendo la partenza ad handicap dello scorso anno (ma con un Falcinelli in meno), mentre il Genoa è, come sempre, ricco di novità da amalgamare. La Spal sembra avere un’organizzazione di gioco superiore alle dirette concorrenti – oltre all’esperienza di Marco Borriello – mentre Bologna, Chievo e Udinese dovrebbero dormire, almeno in teoria, sonni abbastanza tranquilli. lp/AGIMEG