Scommesse, negli Stati Uniti scoppia lo scandalo sul fanta-football. Dipendenti di DrafKing e FanDuel accusati di insider trading

Stati Uniti, i due colossi del fantasy betting – FanDuel e DarftKing – finiscono sotto inchiesta per il comportamento di alcuni dipendenti che rasenta l’insider trading. Le fantasy bet sono un prodotto simile al nostro fantacalcio, e di fatto sono l’unica scommessa legale negli USA, tra Stati Uniti e Canada contano 41,5 milioni di appassionati e hanno un volume d’affari stimato in 15 miliardi di dollari l’annocontano. Secondo il Procuratore Generale di New York – che sta effettuando indagini e ha chiesto chiarimenti alle compagnie – un manager di DraftKing, Ethan Haskell, avrebbe utilizzato dei dati sensibili che vengono pubblicati solo quando le scommesse sono chiuse (ovvero le statistiche sui giocatori della NFL più richiesti) per piazzare delle giocate sul sito rivale FanDuel. Un comportamento che gli avrebbe procurato un netto vantaggio rispetto agli altri giocatori: solo nelle ultime settimane Haskell avrebbe vinto 350mila dollari. Nell’indagine è finito anche un dipendente di FanDuel, Matthew Boccio, che avrebbe tenuto comportamenti analoghi. Il Procuratore Generale intende quindi accertare se i dipendenti di fascia media delle due compagnie abbiano libero accesso a dati sensibili e statistiche di rilievo, ma intende anche fare luce su quanti impiegati di una compagnia abbiano account di gioco aperti presso siti rivali. DraftKings e FanDuel hanno pubblicato un comunicato congiunto per assicurare che hanno accesso a questi dati solo i dipendenti e i manager che ne devono fare uso per lavoro, e per garantire di aver utilizzato misure rigorose per impedire gli abusi. Ma il Procuratore Generale rincara la dose chiarendo che è in gioco la stessa fiducia nel business delle fantasy bet: “Queste accuse e le vostre reazioni fanno nascere una serie di dubbi circa la correttezza, la trasparenza, la sicurezza di questo tipo di scommesse”. Ha quindi chiesto a entrambe le compagnie di stilare un elenco di tutti i dipendenti che abbiano il compito di raccogliere i dati e stilare le statistiche sugli atleti, e quello di  fissare i prezzi delle aste. Inoltre, le compagnie dovranno spiegare quali misure abbiano adottato per impedire ai dipendenti (e ai loro parenti e amici) di fare uso improprio delle informazioni sensibili. L’inchiesta arriva in una fase particolarmente delicata per le fantasy bets,  da molti ritenute delle vere e proprie scommesse sportive. C’è pertanto chi chiede vengano vietate (al pari appunto delle scommesse) e chi invece spinge per una regolamentazione. Frank Pallone, deputato repubblicano alla Camera, ha preso spunto dall’inchiesta per chiedere un rapido esame del disegno di legge che ha presentato a settembre. E chiede maggiori regole anche Amaya, che a agosto si è lanciata nel settore con l’acquisizione di Victiv. gr/AGIMEG