Per ora fra Carpi e Benevento un vincitore c’è già: il botteghino. Con una saggia misura dell’ultima ora la prefettura sannita ha concesso d’incrementare la capienza dello stadio di 2.877 posti, portando il totale a 15.654. E nemmeno basteranno: chi non si è munito del prezioso tagliando, è pregato di restare a casa. È sempre la Prefettura a dirlo, temendo proteste e tafferugli per chi sarà fatalmente escluso da questo momento storico: mai il Benevento, società fondata nel 1929, aveva sfiorato tanta impresa. Dall’altra parte del campo, un Carpi sfavorito dai pronostici (pesa lo 0-0 dell’andata) ma non certo rassegnato, anzi: la clamorosa vittoria a Frosinone quand’era ridotto in nove uomini, mette adrenalina nelle vene e certifica che l’impossibile non esiste. Del resto, da questi play off sono scomparse le squadre maggiormente accreditate, e a giocarsela sono rispettivamente la quinta e la settima in classifica generale. Entrambe le formazioni, inoltre, si sono affacciate solo da pochi anni alla grande ribalta, dopo lunghi percorsi nei campionati inferiori: in totale, hanno disputato solo 4 campionati in Serie B e uno (il Carpi) in Serie A!
L’altro dato, più attinente all’appuntamento di stasera, è la quasi inviolabilità dello stadio sannita: il Benevento, in casa, ha perso solo due volte negli ultimi tre anni. Ma Benevento è la città delle streghe, e forse è un po’ stregato anche lo stadio.
Appuntamento stasera alle 20.30. Al Benevento per salire in Serie A basta non perdere in virtù del miglior piazzamento in classifica. Il segno «1» è preferito in lavagna a quota 2.30. lp/AGIMEG
