Poker on line, è scontro Lottomatica-Cogetech

Scontro Lottomatica-Cogetech sul settore del poker on line. La procura di Roma – riporta il quotidiano Il Tempo –  sta indagando sui rapporti tra due delle più grandi concessionarie italiane del gioco. Tutto è iniziato con la denuncia che Cogetech ha sporto nei confronti di Lottomatica per illecita concorrenza. Quello che solitamente è un illecito civile (concorrenza sleale), secondo il pm Michele Nardi, assume infatti la fattispecie di un reato quando si adoperano «mezzi fraudolenti per impedire o turbare l’esercizio di un’industria o di un commercio». Il riferimento «ai mezzi fraudolenti» starebbe nell’accusa che Cogetech fa a Lottomatica di aver «spiato» le conversazioni in chat tra i giocatori del poker online. Da questa accusa poi è nata un’inchiesta parallela per calunnia che la procura di Roma ha aperto nei confronti della stessa Cogetech. Quello che emerge dall’inchiesta è che tra le due concessionarie del gioco, alcuni anni fa, era stato siglato un accordo per gestire insieme il mercato del poker online che, nonostante il calo degli ultimi anni e la concorrenza dei colossi stranieri, vale molto. Lottomatica ha messo a disposizione la piattaforma informatica. In base all’accordo, ciascuna delle due società avrebbe mantenuto il proprio portafoglio-clienti, dal quale poi sarebbe derivata la suddivisione delle entrate. A distanza di circa un anno, però, Lottomatica ha chiesto l’estromissione di Cogetech. La decisione sulla controversia è stata rimessa a un arbitro esterno che ha accolto il ricorso presentato da Lottomatica. Il lodo arbitrale ha acquistato efficacia esecutiva, al pari di una sentenza, e di conseguenza il contratto è stato risolto. Secondo Lottomatica, Cogetech avrebbe «assoldato» dei giocatori di poker fittizi che avevano lo scopo specifico di convincere i giocatori di Lottomatica a passare dalla loro parte. Per persuaderli a diventare clienti i «reclutatori mascherati» avrebbero spiegato di usufruire di condizioni maggiormente vantaggiose da Cogetech. Questi scambi di informazioni sembra avvenissero in chat, strumento utilizzato spesso per conversare da chi virtualmente si siede intorno al tavolo verde. Ed è proprio sfruttando la proprietà della piattaforma informatica che Lottomatica – secondo la denuncia di Cogetech – avrebbe «spiato» le conversazioni tra i giocatori. Il pm titolare delle indagini, Michele Nardi, si sta muovendo su due fronti, per accertare se sono fondate le ipotesi di reato di illecita concorrenza e calunnia. Gli inquirenti sono alla ricerca dei presunti contratti di arruolamento sottoscritti dalla Cogetech ai «reclutatori mascherati». Se infatti esistono davvero questi giocatori di poker fittizi, devono essere stati pagati. Allo stesso tempo le indagini dovranno stabilire se la piattaforma informatica è stata utilizzata da Lottomatica per «spiare» le conversazioni in chat dei giocatori. Dal contenuto di queste conversazioni sarebbe derivato il ricorso al collegio arbitrale per chiedere di sospendere Cogetech dall’accordo di partnership sul poker online. lp/AGIMEG