Oddone (Comune Genova), Nessun proibizionismo, ma solo dei paletti per non rendere insostenibile la presenza delle slot

“Non abbiamo l’intento di operare, come è stato detto, nella direzione di un certo proibizionismo. Noi vogliamo solo mettere dei paletti per non rendere insostenibile a livello territoriale la presenza di queste attività. Il proibizionismo sarebbe chiudere tutto! Abbassare le saracinesche e buttare via le chiavi. Noi questo non vogliamo né possiamo farlo, naturalmente, perché la normativa non ce lo consente”. E’ quanto ha dichiarato l’assessore alle attività produttive del Comune di Genova Francesco Oddone alla Scommessa Sportiva, a proposito del regolamento comunale approvato la settimana scorsa per limitare l’apertura delle sale slot. ” Ci siamo limitati ad applicare la legge regionale 17 del 2012″ ha proseguito Oddone. “E non abbiamo strumenti per agire neanche sulla densità territoriale, magari valutando delle quote per singoli quartieri”. Per l’assessore inoltre, il regolamento non impedisce del tutto l’apertura di nuove sale: “purtroppo ci sarà ancora la possibilità di aprire delle sale gioco. E comunque, c’è anche la fase transitoria. Non è che domattina chiudono! Nessuna di quelle aperte deve chiudere, tanto per essere chiari”. Ma poi riconosce anche che “Le sale scommesse non sono considerate in questo in modo fermo. E nemmeno i gratta & vinci”. Nell’apporfondimento pubblicato nel numero di oggi della Scommessa Sportiva, anche l’intervista a Pierpaolo Brasesco – presidente della Consulta consiliare sui giochi con premi in denaro istituita dal comune ligure – secondo cui “in linea puramente teorica” con il regolamento “si potrebbe arrivare a un azzeramento. Ma nel giro di quattro o cinque anni noi ci aspettiamo che ci siano dei provvedimenti che modifichino le leggi nazionali. Altrimenti, queste misure potrebbero risultare inefficaci o perfino in contrasto con la normativa vigente”. lp/AGIMEG