Minenna (Dir. ADM): “Lotta alla contraffazione rappresenta un obiettivo strategico dell’Agenzia”

“Un fiore all’occhiello dell’informatizzazione di ADM è rappresentato dal progetto F.A.L.S.T.A.F.F. (Fully Automated Logical System To Against Forgeries & Frauds) che, avviato nel 2004, si è concretizzato nella creazione di una banca dati multimediale dei prodotti autentici inseriti nel sistema informativo AIDA (Automazione Integrata Dogane e Accise) e fondamentale nella lotta alla contraffazione, che rappresenta un obiettivo strategico di ADM”. E’ quanto afferma Marcello Minenna, Direttore Generale dell’Agenzia Dogane e Monopoli, in un’intervista a ‘Esri Italia’ sul ruolo di ADM nella lotta alle contraffazioni. “Ogni titolare di un proprio diritto di proprietà intellettuale che abbia presentato una richiesta di intervento ad ADM alimenta direttamente la banca dati F.A.L.S.T.A.F.F generando una scheda del prodotto che intende tutelare. Nella scheda vengono inserite tutte le informazioni di carattere tecnico che contraddistinguono il prodotto oltre alle informazioni utili ad individuare le frodi unitamente ad immagini del prodotto tutelato. I funzionari doganali possono ottenere risposte in tempo reale interagendo direttamente con la banca dati e confrontando le caratteristiche dei prodotti sospetti di contraffazione con le caratteristiche dei prodotti originali. Con l’entrata in vigore il 1° gennaio 2014 del regolamento UE n. 608 del 2013, è stata istituita una banca dati elettronica centrale CO.PI.S. (anti-Counterfeit and anti-Piracy Information System) gestita dalla Commissione Europea dove ogni Stato Membro ha l’obbligo di inserire, in formato elettronico, tutte le informazioni relative alle domande di intervento presentate ai servizi doganali competenti del proprio Stato. La banca dati è divenuta completamente operativa dal 1° gennaio 2015. Tra il sistema F.A.L.S.T.A.F.F. e la banca dati CO.PI.S. è stato predisposto da ADM un’interfaccia system-to-system che consente il riversamento nel sistema unionale CO.PI.S. delle informazioni presenti nella banca dati italiana consentendo di realizzare un dialogo applicativo continuo tra le stesse. In tal modo, anche durante questo periodo di emergenza dovuto alla pandemia, è stato possibile per ADM individuare rapidamente i prodotti contraffatti, quelli di scarsa qualità e, soprattutto, quelli non sicuri”. Minenna parla poi del progetto ‘Trovatore’, che “ha rappresentato uno strumento con cui ADM ha cercato di incidere sul rilancio del sistema portuale e aereoportuale nazionale, attraverso la messa a disposizione di un’infrastruttura intermodale attrattiva per gli operatori e capace di ottimizzare la supply chain. Un approccio reso possibile grazie al ricorso a tecnologie di Radio Frequency Identification (RFId). La sua attuale evoluzione è rappresentata dai “Fast Corridor” (corridoi controllati): una soluzione procedurale e tecnologica per razionalizzare il ciclo logistico e rafforzare nel contempo i controlli”. Focus nell’intervista anche al programma ‘Otello’ (Online Tax Refund at Exit: Light Lane Optimization), “l’acronimo del sistema messo a disposizione da ADM per digitalizzare il processo di apposizione del “visto doganale” su una fattura tax free, al fine di avere diritto allo sgravio diretto o al rimborso successivo dell’IVA gravante sui beni acquistati sul territorio nazionale da soggetti domiciliati o residenti fuori dall’UE. Il programma OTELLO costituisce una delle ultime innovazione dei sistemi informativi di ADM. Si è voluto raccogliere la lunga è positiva esperienza dei sistemi di analisi sulle merci e trasportarli in un sistema di valutazione per i rischi connessi al traffico passeggeri. OTELLO ha l’obiettivo di velocizzare e snellire le procedure per ottenere lo sgravio o il rimborso dell’IVA per i soggetti domiciliati e residenti fuori dell’Unione Europea sugli acquisti di beni effettuati in Italia e trasportati fuori dal territorio dell’Unione Europea. OTELLO rappresenta quindi una vera rivoluzione in quanto tiene memoria di tutti i dati dei venditori, degli acquirenti e finanche dei funzionari doganali che appongono il visto. Si tratta di un programma in costante evoluzione che potrebbe rappresentare l’embrione di un sistema di analisi dei rischi orientato ai passeggeri ed alle tratte di comunicazione. Un sistema di intelligenza unico nel suo genere con potenzialità di espansione e di integrazione tutte da scoprire”. In conclusione, il direttore Minenna evidenzia “alcuni dei più importanti progetti di ADM, tutti orientati verso una dogana totalmente digitalizzata per renderla sempre più competitiva. Mi riferisco al passaggio, entro 12 mesi, verso un DAS (Documento di Accompagnamento Semplificato) completamente digitale e al progetto sulla “digitalizzazione delle procedure doganali nei porti” finalizzato alla totale automatizzazione delle procedure di entrata/uscita e imbarco/sbarco connesse all’import/export delle merci di rilevanza doganale, nonché alle procedure di pagamento delle tasse portuali e di tracciamento dello stato doganale della merce attraverso la razionalizzazione e l’interoperabilità tra i sistemi informativi”. lp/AGIMEG