Match-fixing: partite truccate nel tennis, arrestati 13 sospetti in Belgio

Secondo un’indagine internazionale condotta dalla polizia belga e dalla Procura Federale, sostenuta da Europol, un gruppo legato alla criminalità organizzata è stato coinvolto nella manipolazione di competizioni tennistiche professionistiche. Sono 13 i sospetti arrestati in 12 diverse località del Belgio. Le indagini non coinvolgono solo il Belgio. Ci sono infatti state diverse perquisizioni anche in altri paesi quali Bulgaria, Francia, Germania, Paesi Bassi, Slovacchia e Stati Uniti d’America (con il sostegno dell’FBI). La cooperazione in ambito internazionale è ritenuta fondamentale per vincere la lotta alla corruzione sportiva. Stando alle prime ricostruzione un’organizzazione criminale di origine armeno-belga operava in diversi paesi, non solo europei, corrompendo tennisti professionisti. Tali atleti hanno poi partecipato ai tornei Challenger e Futures, rispettivamente al secondo e al terzo più alto livello delle competizioni di tennis professionistiche. Questo permetteva all’organizzazione di scommettere sugli incontri prestabiliti, aumentando così fraudolentemente le vincite. I membri dell’organizzazione avevano tutte un compito specifico, compreso il trasferimento anonimo di ingenti somme di denaro all’estero. L’indagine è stata avviata nel 2015 quando sono state fornite relazioni da diversi operatori di gioco che indicavano movimenti sospetti di armeni residenti in Belgio. I presunti membri della rete criminale sono stati accusati di aver truccato partite oltre che di corruzione, riciclaggio di denaro sporco e partecipazione alle attività di organizzazione criminale. lp/AGIMEG