Lotto, Adm: pubblicata determina delle modalità di conservazione degli scontrini del Gioco del Lotto

Gli originali degli scontrini del gioco del Lotto vincenti e pagati anche se validati manualmente, e quelli annullati, rimborsati, ristampati e relativi a vincite prenotate dovranno essere custoditi dal ricevitore presso la ricevitoria per il termine di sei mesi dall’emissione, alla scadenza del quale il ricevitore dovrà provvedere alla loro distruzione. E’ quanto si legge nella dermina pubblicata dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli riguardante le modalità di conservazione degli scontrini del Gioco del Lotto. “Considerato che gli strumenti tecnologici e informatici e l’attuale sistema di raccolta automatizzata, complementarmente informatizzato, consentono all’Agenzia delle dogane e dei monopoli di effettuare un controllo da remoto in relazione a parametri di congruità valutati sulla base del numero degli scontrini di gioco emessi, annullati e pagati dalle ricevitorie” – si legge nella nota dei Monopoli -; il Direttore dell’Agenzia “determina: gli originali degli scontrini del gioco del lotto vincenti e pagati anche se validati manualmente, nonché quelli annullati, rimborsati, ristampati e relativi a vincite prenotate sono custoditi dal ricevitore presso la ricevitoria per il termine di sei mesi dall’emissione, alla scadenza del quale il ricevitore dovrà provvedere alla loro distruzione nel rispetto delle norme in materia ambientale . Gli Uffici dei monopoli esercitano l’attività di controllo sulla corretta custodia degli scontrini in questione mediante verifiche presso le ricevitorie anche con criteri di campionatura. La società concessionaria del servizio del gioco del lotto automatizzato, fornisce settimanalmente l’elenco delle ricevitorie in cui sono stati rilevati scostamenti significativi nel numero degli scontrini annullati e di quelli vincenti digitati manualmente. La presente determinazione entra in vigore a decorrere dalla data di pubblicazione della stessa sul sito istituzionale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli”, conclude la nota dei Monopoli. cdn/AGIMEG