Lecce: bookmaker estero sotto inchiesta dalla GdF per evasione fiscale

Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Lecce, al termine di una verifica, ha contestato ad una societa’ estera di aver nascosto al fisco italiano redditi per circa 234 milioni di euro e di aver evaso le relative imposte per quasi 50 milioni di euro. La verifica ha avuto origine da precedenti indagini di polizia economica-finanziaria svolte per contrastare gli illeciti commessi nel settore della raccolta delle scommesse on-line su eventi sportivi.
I finanzieri del capoluogo salentino hanno accertato che la societa’ ispezionata, un noto bookmaker estero, sottraendosi agli obblighi tributari previsti dall’ordinamento nazionale, negli anni tra il 2004 e il 2010 non ha dichiarato i ricavi relativi alle scommesse raccolte sul territorio italiano, sui quali, invece, era tenuta a pagare imposte sui redditi e sui concorsi pronostici e le scommesse per un totale complessivo, rispettivamente, di 43 milioni e 489 mila euro e di 5 milioni 882 mila euro.  I militari della Guardia di Finanza hanno ritenuto, in sostanza che i redditi prodotti dal bookmaker dovessero essere tassati in Italia sulla base del principio del cosiddetto ‘place of effective management’. La societa’, infatti, ha collocato solo formalmente la propria sede all’estero, mantenendo tuttavia il proprio apparato operativo in Italia dove le Fiamme Gialle ritengono abbia esercitato l’oggetto principale della propria attivita’ attraverso una fitta rete di agenzie distribuite in modo uniforme sull’intero territorio nazionale (ne sono state censite oltre 400), oltre a una serie di figure manageriali intermedie con diversi profili di responsabilita’, deputate a convogliare all’estero gli ingenti flussi di denaro derivanti dalle scommesse raccolte. lp/AGIMEG