Ippica, La Maura: Vivid Wise As brilla al Gran Premio Nazionale

All’ippodromo SNAI La Maura una 45^ giornata extralusso per gli amanti del trotto con il Gran Premio Nazionale con dieci partenti e prima ancora il Gran Premio Nazionale Filly – Memorial Eva e Aldo Vecchioni vinte rispettivamente da Vivid Wise As e dalla sorpresa Valdivia. L’appuntamento più atteso, però, è alla 6^ corsa, con la stella di Vivid Wise As che brilla su questa edizione del Gran Premio Nazionale. Come da pronostico, il portacolori della scuderia Bivans allenato da Marco Smorgon e guidato da Enrico Bellei ha dominato il Gruppo 1 a La Maura, concedendo poco allo spettacolo. In questo ha influito l’errore nella fase iniziale di quello che era l’altro soggetto più atteso della prova, Varieta’ Luis, saltato all’ingresso della prima curva nel tentativo di contenere nel lancio il rivale. Così Vivid Wise As è passato in breve e ha badato al sodo, completando il primo km in un normalissimo 1.17.5, accelerando in progressione nel secondo: Vivid Wise As ha completato lo sforzo a media di 1.12.5 dando l’impressione di non avere spinto sul pedale. Vitruvio ha tenuto il contatto e ha chiuso ottimo secondo davanti al regolare Vessillo As. Prima del Gp Nazionale, alla 4^ corsa in programma, l’arrivo vincente e inatteso nel Gran Premio Nazionale Filly – Memoria Eva e Aldo Vecchioni di Valdivia, che non figurava tra le più attese nei pronostici della vigilia. La cavalla di Holger Ehlert guidatda Roberto Vecchione ha sfruttato al meglio una serie di evenienze favorevoli e la giornata di scarsa vena di Vale Capar per emergere a sorpresa ma con pieno merito con un quarto finale misurato in 27.6 che per lei vale naturalmente meno. Dicevamo di Vale Capar, che ha deluso fortemente per come si è sviluppata la corsa: ricevuto il via libera da Villa Santina Jet in meno di 400 metri, la favorita ha potuto condurre ad andatura tutt’altro che proibitiva, scortata da Velina Gio che non ha insistito più di tanto, ma ai 300 finali, quando Valdivia ha sparato il parziale in terza ruota e si è presentata cattiva, la cavalla di Gennaro Casillo guidata da Antonio Di Nardo non ha avuto la forza di replicare: Valdivia è così passata e si è imposta a media di 1.13.7 controllando la rimonta di Villa Santina Jet, mentre Vale Capar ha concluso al terzo posto. Ma il pomeriggio del Gran Premio Nazionale si è aperto con il Premio Tanto & Sempre, l’invito riservato alle stelle e con il vero “numero” realizzato da Saira, con in sediolo Pietro Accame, che in carriera non era mai andata così forte neppure con il professionista. E invece l’allieva di Luca Scalella ha lottato in avvio con Rei di Ruggi e Rainbow Bi, e una volta respinti i rivali ha proseguito a tutto gas, completando il km in 1.12.1 e chiudendo isolata al nuovo personale di 1.13.2. Rei di Ruggi dopo il parziale iniziale ha lasciato andare la battistrada e ha conservato sino in fondo la miglior piazza, mentre Naxos ha concluso al terzo posto. Settima vittoria consecutiva per l’ottimo Valentino, che senza il “distanziamento” al debutto (a corsa vinta) sarebbe ancora imbattuto. Poco male, perché il cavallo di Maurizio Milani, guidato in questa occasione da Max Castaldo, ha confermato nel Premio Ilaria Jet, e per l’ennesima volta, di valere i migliori della generazione. Valentino oggi ha trovato un rivale degnissimo in Vicino Mec: il cavallo di Gennaro Casillo guidato da Enrico Bellei lo ha raggiunto dopo 600 metri e i due hanno dato vita ad un testa a testa spettacolare fino all’ingresso in retta, dove Vicino Mec si è disunito e ha lasciato via libera al figlio di Nad Al Sheba. Sulla pista “tirata a lucido” de La Maura ci è scappata una misura cronometrica di assoluto rilievo, 1.11.7, nuovo record della generazione, che attesta il valore del vincitore ma accomuna nelle lodi anche il rivale, eliminatosi quando la partita era tutt’altro che chiusa. Vitamar ha corso con giudizio, seconda in corda e poi a intervallo dai duellanti, emergendo al secondo posto, mentre più indietro Villeneuve Grif ha preceduto gli altri al via. Piuttosto travagliato il Premio Uma Francis a causa di ripetute partenze false nella maratonina ad inseguimento riservata agli anziani. Solo alla settima partenza, infatti, è stato convalidato il via, con Ombromanto Om che è presto sfilato al comando ma ha subìto il pressing di Thesaurus, che lo ha costretto a 600 metri intermedi in 42 e spiccioli. E così quando Totoo del Ronco, che era risalito gradatamente in terza pariglia all’esterno in scia a Soho Dei Greppi, è scattato ai 600 finali, il cavallo di Mario Minopoli jr è riuscito in breve a scavalcare i rivali e a passare in vantaggio già in curva, aumentando il vantaggio in retta per precedere Soho dei Greppi, che non ha vinto ma ha confermato lo stato di grazia del periodo. Ombromanto Om con coraggio ha conservato il terzo posto nonostante il grande dispendio di energie. Dopo il Filly, il Premio Equinox Bi. Reduce dalla delusione dell’ultima uscita, Topasky Etoile e Filippo Monti si sono prontamente riscattati in una “B/C” con i gentlemen in sediolo. Il cavallo di Erik Bondo si è imposto dall’alto di una classe superiore. Al secondo posto è emerso Ribot Zs davanti a Ranymede Fas mentre l’atteso Rum And Coca Day si era estromesso nella fase iniziale. E dopo il Gp Nazionale, 7^ corsa della giornata per il Premio Viking Kronos, non conosce interruzioni il cammino vincente di Ulissemar, giunto con quello odierno a otto successi consecutivi. Con Alessandro Gocciadoro in regia, il portacolori della scuderia Remy ha superato in 600 metri Utopia Luis e ha controllato in totale sicurezza le mosse dei rivali sin sul traguardo. Utopia Luis ha fatto tesoro della posizione mantenendo il secondo posto, mentre Ucci Sharl Sm ha piegato in zona traguardo lo stanco Ulisse Many, che aveva provato ad impegnare il vincitore lungo il percorso. Chiusura di riunione con anziani di cat. A/B in una prova “senza frusta” – Premio Giuseppe e Salvatore Matarazzo. Pennellata di Pippo Gubellini in sulky a Oncle Photo Vl, soggetto implacabile quando può correre trainato: il portacolori della scuderia Wave, nonostante il 7 di avvio, si è mosso bene tra i cavalli,sulla curva finale ha preso la scia di Pantera del Pino che l’ha portato in posizione “da sparo” e in retta ha piazzato una bordata imparabile. Pantera del Pino ha chiuso al secondo posto mentre Positano D’Ete ha sbagliato sul traguardo e così al terzo posto è rimasta Sundance Bi, che aveva guidato dal via. cdn/AGIMEG